Medicina
Demenza: una scansione di cinque minuti può predire il declino cognitivo
Una scansione di cinque minuti potrebbe individuare le persone a rischio di demenza prima che compaiano i sintomi
RISCHIO DEMENZA: SCANZIONE DI 5 MINUTI PREDICE IL RISCHIO DECLINO COGNITIVO
Un team internazionale di esperti, guidato dallo University College London (UCL) ha utilizzato uno scanner a ultrasuoni per esaminare i vasi sanguigni nel collo in 3.191 persone nel 2002 e, nei successivi 15 anni, hanno monitorati la memoria dei partecipanti e la capacità di risolvere i problemi. Il team di scienziati ha scoperto che quelli con impulsi più intensi hanno sperimentato un declino cognitivo maggiore nel decennio successivo rispetto agli altri partecipanti allo studio. I ricercatori sperano che possa offrire un nuovo modo di prevedere il rischio demenza. Il declino cognitivo è spesso uno dei primi segni di demenza, ma non tutti coloro che lo sperimentano andranno a sviluppare la condizione.
DEMENZA: SCANZIONE DI 5 MINUTI PREDICE IL RISCHIO DECLINO COGNITIVO
I ricercatori hanno affermato che il test potrebbe fornire un nuovo modo per identificare le persone a rischio di sviluppare demenza, suggerendo così trattamenti e interventi sullo stile di vita.
Il controllo della pressione sanguigna e del colesterolo, una dieta salutare, fare esercizio fisico regolare e non fumare possono contribuire a prevenire la demenza, suggeriscono le prove.
Il dott. Scott Chiesa, dell'UCL, ha dichiarato: "La demenza è il risultato finale di decenni di danni, quindi quando la demenza si manifesta è troppo tardi per fare qualsiasi cosa.
"Quello che stiamo cercando di dire è che devi prima possibile identificare un modo per vedere chi sta effettivamente progredendo verso la possibilità di essere affetto demenza e prendere in mano la situazione".
RISCHIO DEMENZA: SCANZIONE DI 5 MINUTI AIUTA A PREVENIRE IL DECLINO COGNITIVO
Tuttavia, lo studio, cofinanziato dalla British Heart Foundation, non contiene dati sui partecipanti allo studio che hanno sviluppato la demenza.
I ricercatori hanno in programma di utilizzare le scansioni MRI per verificare se le persone nello studio mostrano anche cambiamenti strutturali e funzionali all'interno del cervello che potrebbero spiegare il loro declino cognitivo.
Vogliono anche verificare se la scansione migliora i punteggi di rischio predittivo per la demenza già presente.
La dott.ssa Carol Routledge, direttrice della ricerca dell'Alzheimer's Research UK, ha affermato che non è ancora chiaro se la scansione possa migliorare la diagnosi di demenza.
Ha aggiunto: "Quello che sappiamo è che l'apporto di sangue nel cervello è incredibilmente importante, e che mantenere un cuore sano e la pressione sanguigna è associato a un minor rischio di sviluppare demenza".
Lo studio è stato presentato alla conferenza AHA Scientific Sessions di Chicago.