Influenza: allarme virus influenza, a rischio anziani e bambini
In aumento i casi di sindrome influenzale, più colpiti i bambini sotto i 14 anni e gli anziani. A metà gennaio si prevede il picco più alto di contagi
Raddoppiati i casi di influenza negli ultimi mesi: ecco tutti i dati choc
Dati choc sulla diffusione del virus influenzale, soprattutto nell’ultima settimana del 2017. L’Iss ha, infatti, registrato un brusco aumento del numero dei casi e, ad essere coinvolte, sono tutte le fasce d’età. Si parla di oltre 673mila persone influenzate in Italia soltanto negli ultimi giorni dell’anno appena trascorso, per un totale di oltre 2 milioni di italiani interessati dall'inizio dell'epidemia. Tra le regioni più colpite spiccano Lazio, Calabria, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte.
Il virus accelera, record di malati: i più colpiti dal virus influenzale sono i bambini
Come sottolineano gli specialisti, sono soprattutto i bambini, tra i 5 e i 14 anni, i più colpiti dall'influenza. “Il fatto che vengano colpiti i bambini suggerisce che i ceppi implicati quest'anno trovino nella popolazione infantile un particolare contesto di suscettibilità. Tuttavia – afferma Massimo Galli, presidente della Simit - sulla base dei risultati virologici, sarà possibile evidenziare se vi dovesse essere una ripresa dei casi dovuti a H1N1 come all'inizio dell'epidemia del 2009".
A rischio anche gli anziani, che possono andare incontro a complicanze polmonari e cardiache. Per questo motivo, gli esperti consigliano di farsi monitorare costantemente dal medico di base e di evitare il ricovero in ospedale, se non necessario.
Il picco di influenza non è ancora stato raggiunto: in Italia raddoppiati i casi durante le feste
"Prevediamo nelle prossime settimane, intorno a metà gennaio, un ulteriore aumento di casi, ma la rete infettivologica è pronta su tutto il territorio - rassicura Claudio Mastroianni, segretario Simit e direttore della Uoc Policlinico Umberto I - Malattie infettive, Università La Sapienza Roma. E ricordiamolo – sottolinea - non si tratta di una malattia banale, soprattutto quando colpisce persone a rischio, come anziani, soggetti immunodepressi, bambini e donne in gravidanza".