Medicina

L’Aquila, morbo di Parkinson: chitarrista operato non trema più

Un uomo malato di Parkinson è stato operato al cervello: l'intervento dell’ospedale San Salvatore di L’Aquila ha permesso di vincere i sintomi della malattia

Morbo di Parkinson, intervento a L’Aquila: chitarrista operato per il tremore


Un uomo di 66 anni malato di Parkinson è stato operato al cervello da un’equipe di medici dell’ospedale San Salvatore di L’aquila. L’intervento è stato presentato dal dottor Alessandro Ricci, direttore dell'Unità operativa di Neurochirurgia dell'ospedale San Salvatore insieme a Walter Di Bastiano, direttore del dipartimento chirurgico, Simonetta Santini, direttrice sanitaria della Asl n°1, dagli assessori regionali alla Sanità Nicoletta Verì e al Bilancio Guido Liris e dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi.

 

L’Aquila, chitarrista azzera i sintomi del morbo di Parkinson: l’operazione al cervello per vincere il tremore


L’operazione al cervello effettuata dai medici del reparto di Neurochirurgia del San Salvatore ha permesso di azzerare i sintomi della malattia di Parkinson grazie ad un sistema di elettrodi impiantati alla base dell’encefalo. La stimolazione è avvenuta collegando questo sistema ad un generatore di impulsi impiantato nella parte sottocutanea del torace. L’effetto immediato dell’operazione è stato la scomparsa del tremore provocato dalla malattia di Parkinson. Un intervento che è stato registrato dall’equipe con risultati sorprendenti e che è frutto di una procedura di neurochirurgica nota come stimolazione profonda cerebrale (Dbs).

 

Cura del Parkinson: paziente operato con intervento di stimolazione profonda cerebrale


La stimolazione cerebrale profonda (DBS) è una tecnica di intervento indicata per curare il morbo di Parkinson, il tremore, i disturbi ossessivi compulsivi, la depressione, la distonia, l’epilessia e, più in generale, per tutte quelle neurologiche di forma grave.
Questa terapia è molto invasiva e non è consigliabile per tutti i pazienti. Basti pensare che, in Italia, è praticata solo da una piccola percentuale di ospedali italiani. Nel caso dell’uomo che ha deciso di sperimentare questa tecnica in Abruzzo, i benefici sono stati subito visibili prima alla mano sinistra e poi alla mano destra.

Il 66enne non dovrà più rinunciare alla sua passione di suonare la chitarra avendo azzerato gli effetti del tremore causato dal morbo di Parkinson e potrà continuare ad esercitarsi con lo strumento senza alcun problema. 

E’ importante ricordare che è stato un grande lavoro di équipe” – ha sottolineato il dottore Ricci “Avere in cura pazienti con patologie neurodegenerative diverse ci ha permesso di individuare delle categorie che potevano essere suscettibili di un trattamento diverso”.