Medicina

Donazione organi, sì al silenzio-assenso in Italia-TRAPIANTO DI ORGANI LEGGE

Firmato il decreto che regola il principio del silenzio-assenso sulla donazione degli organi. “Si potranno salvare più vite”-LEGGE TRAPIANTO DI ORGANI IN ITALIA

Donazione organi in Italia: firmato il decreto che regola il silenzio-assenso-TRAPIANTO DI ORGANI LEGGE

Dopo ben 20 anni, è stato superato il primo step per l’applicazione del principio del silenzio-assenso per la donazione degli organi in Italia. È stato infatti firmato il decreto del ministero della Salute, che contiene le norme del regolamento sul Sistema Informativo Trapianti (Sit), previsto dalla legge 91 del 1999, che regola il principio del silenzio-assenso.

In Italia, se la persona deceduta, ossia nella quale sono cessate le funzioni cerebrali, non ha dichiarato in modo esplicito il consenso alla donazione degli organi, viene chiesto alla famiglia la non opposizione. Il principio del silenzio-assenso segnerà invece una rivoluzione nel sistema delle donazioni: solo chi dichiarerà la propria volontà di non donare, non donerà. Il silenzio sarà invece considerato come assenso alla donazione.

Donazione organi in Italia: via al principio del silenzio-assenso

"Abbiamo finalmente sbloccato dopo 20 anni un passaggio fondamentale per l'applicazione del silenzio-assenso previsto dalla legge sulla donazione degli organi approvata nel 1999, ma rimasto lettera morta” ha spiegato il ministro Giulia Grillo. "Due decenni sono troppi per attuare una legge di civiltà di cui il Paese ha bisogno”.

Trapianto di organi in Italia: “Potranno essere salvate molte più vite”

Giulia Grillo ha spiegato che applicando il principio del silenzio-assenso “Potranno essere salvate molte più vite”. Il Ministro ha poi proseguito: “Per farlo i cittadini devono essere adeguatamente informati e consapevoli e per questo lanceremo una nuova campagna informativa".

Trapianto di organi: il silenzio-assenso per la donazione sarà applicato entro un anno

Per rendere operativo il principio del silenzio-assenso in Italia "c’è bisogno ancora di altri due step: il primo è un’Anagrafe Nazionale degli Assistiti, ovvero un sistema informativo in capo alle Asl che contenga i dati di tutti i cittadini e che dovrebbe essere realtà in poche settimane. Il secondo è un sistema di notifica che dovrà avvertire tutti gli assistiti dell’entrata in vigore della norma e che darà la possibilità, a chi vuole esprimersi sulla donazione, di farlo. Se non lo farà sarà considerato un potenziale donatore" ha precisato Massimo Cardillo, direttore del Centro nazionale trapianti.

Il principio del silenzio-assenso in Italia potrebbe essere applicato entro un anno. “Mi sembra un tempo plausibile per portare a termine gli altri due passaggi necessari, a cui va aggiunta una campagna di informazione per rendere concreta la norma che fa crescere ancora di più la leadership dell’Italia in Europa nel campo dei trapianti" ha aggiunto il direttore.

Trapianto di organi in Italia: donazioni insufficienti, bisogna diminuire le opposizioni

Anche se è stato registrato un aumento negli ultimi anni, le donazioni sono ancora insufficienti per coprire le effettive necessità. "L’obiettivo è abbattere la percentuale delle opposizioni che attualmente si aggira intorno al 30% perché purtroppo spesso sono i familiari a dover decidere” ha rivelato Cardillo. “A volte per i familiari è una decisione difficile da prendere e in circa il 30% dei casi c’è un rifiuto. Mentre con il silenzio-assenso, nel momento in cui non si dichiara nulla, nessuno si può opporre”.

“Altro punto d’arrivo è sostenere una migliore organizzazione degli ospedali affinché tutte le potenziali donazioni possano essere proposte”.

Trapianto di organi, in Italia il sistema delle donazioni è il più garantista: gli interventi sono a carico del Servizio sanitario nazionale

Il direttore del Centro nazionale trapianti ha anche affermato che il sistema delle donazioni in Italia è “il più garantista del mondo perché l’intervento è completamente a carico del Servizio sanitario nazionale e chiunque può beneficiarne, a differenza di altri Paesi”.