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Meghnagi: “Svastiche a Milano? Antisemitismo di sinistra, ma è una minoranza"

Nell’anniversario della strage del 7 ottobre, il Presidente della Comunità Ebraica di Milano, Walker Meghangi, commenta le svastiche comparse a Milano

Meghnagi: “Svastiche a Milano? Antisemitismo di sinistra, ma è una minoranza". L'intervista

Non è un giorno come gli altri, il 7 ottobre. Lo sa bene Walker Meghnagi, Presidente della Comunità Ebraica di Milano. Stamattina era alla Sinagoga di Roma per la commemorazione delle vittime della strage. Affaritaliani.it lo ha contattato in aeroporto, mentre si stava imbarcando alla volta di Milano, dove stasera la Comunità Ebraica organizza un altro momento di ricordo. E dove in mattinata sono comparse delle svastiche sui muri di una scuola non lontana dal Memoriale della Shoah. “Manifestazioni di un antisemitismo ignorante e alimentato a sinistra da media e politici. Per fortuna, però, questi imbecilli sono la minoranza”. L’intervista.

Presidente Meghnagi, come commenta le sette svastiche su una scuola vicino al Memoriale della Shoah?

Sono segnali che ci riportano indietro di decenni, a un antisemitismo che pensavamo di aver dimenticato cinquant’anni fa. Queste scritte non ci spaventano, ma le condanniamo con fermezza. La mano infame che le ha fatte è frutto di una minoranza. In questi giorni ho ricevuto centinaia di messaggi, email o telefonate di una solidarietà che non mi sarei aspettato così grande a un anno di distanza. La maggioranza silenziosa è con noi. 

Chi è contro di voi?

Una minoranza rumorosa e vergognosa. Questi pochi deficienti scrivono sul muro, perché sono ignoranti e aizzati. 

Da chi?

Da quotidiani che scrivono cose terribile e pubblicano vignette tremende. Un giornale stamattina se n’è uscito con una vignetta che recita “La favola del 7 ottobre” (Il Fatto Quotidiano, la vignetta è di Notarangelo, ndr). Mi chiedo, con 1500 vittime tra morti e ostaggi, come si può parlare di “favola”?

Sono i giornali e l’opinione pubblica ad “armare” la mano dietro le svastiche?

Sicuramente soffiano sul fuoco dell’antisemitismo, aizzandolo. Poi qualche deficiente si prende la briga di andare a fare una svastica sul muro di una scuola a due passi dal Memoriale. Ci sono direttori di giornali e conduttori di programmi televisivi che scherzano col fuoco, scrivendo e lasciando spazio a cose indicibili. Non capiscono che su mille persone nel mondo dieci sono ignoranti e manovrabili. Queste persone poi vengono aizzate contro di noi.  

L’antisemitismo è diventato di sinistra?

Sono il primo a sostenere questa tragica deriva. Non tutti si rendono conto di come l’antisemitismo si sia risvegliato a sinistra. Ci sono estremisti di sinistra che in televisione dicono cose indicibili senza contraddittorio. Dall’8 ottobre va avanti una campagna a colpi di “attenti al nero” (il colore degli ebrei ortodossi) sui mass media italiani. Che cosa dovrebbe fare Israele, se non difendersi in una guerra per la sua sopravvivenza?

Che cosa dovrebbe fare la sinistra per manifestare la propria lontananza dall’antisemitismo?

Distanziarsi dalla minoranza rumorosa. Una buona occasione è la commemorazione di questa sera a Milano. Sarà un grande evento di ricordo e riflessione, con tantissima gente. A partire dal sindaco Sala e da molti assessori, che ringrazio della partecipazione e vicinanza.