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Mi-To, Micheli e il direttore artistico lasciano
Nel penultimo giorno dell’edizione 2015 terremoto ai vertici di MiTo, la rassegna di musica classica (e non solo) tra Torino e Milano che da nove anni contraddistingue il settembre delle due metropoli. Lo storico direttore artistico, Enzo Restagno, e Francesco Micheli, presidente del Comitato di coordinamento, l’anima milanese del festival, hanno rassegnato congiuntamente le dimissioni. Micheli è stato ideatore, di fatto organizzatore della parte ambrosiana della manifestazione e collettore di fondi. Con lui lasciano Francesca Colombo, factotum del festival, e lo stesso Restagno, da molti anni vera anima artistica della rassegna nata da Settembre Musica ed esportata in parallelo anche nel capoluogo lombardo.
Proprio Restagno tiene a scongiurare fin dall'inizio possibili dietrologie sulla sua rinuncia: "Non c’è nessun motivo particolare, dopo 30 anni di direzione di Settembre Musica, di cui 9 di MiTo, a 74 anni di età ho deciso che era il momento di fare altro. Nei prossimi mesi mi trasferirò a Parigi per studiare alla Biblioteca Nazionale e dedicarmi esclusivamente ai miei libri. I miei rapporti con i sindaci di Torino e Milano e con gli assessori sono ottimi, così come con tutta la squadra. E’ una decisione che avevo già maturato mesi fa, ma ho deciso di aspettare per non turbare il festival che è andato molto bene. Dietro le dimissioni c’è sempre il sospetto che si celi altro. Posso dire che in questo caso non è così. Una scelta personale, dopo 30 anni a Settembre Musica e 40 come professore al Conservatorio. A 74 anni, visto che la salute per ora mi assiste, voglio aprire una fase nuova della mia vita”.
Una dichiarazione che però non modifica il quadro critico intorno alla rassegna organizzata a cavallo tra Torino e Milano, che da qualche tempo mostra limiti, stanchezze e scricchiolii. Che la formula dell’alleanza si dovesse rivedere era nell’aria, ma la scelta di Micheli e Restagno accelera le cose. Ora la palla passa ai sindaci Piero Fassino e Giuliano Pisapia. Il primo cerca di sdrammatizzare: "Non ci sono scossoni perché questo ricambio era annunciato e MiTo continua anche forte dei successi di questi anni". "Restagno - ha aggiunto Fassino - aveva preannunciato che con questa edizione di MiTo considerava conclusa la sua esperienza alla direzione del festival ritenendo di orientare la sua attività in altre direzioni, così come Micheli aveva fatto sapere che altri impegni lo avrebbero portato a lasciare la presidenza".
"Per quanto ci riguarda non possiamo che esprimere gratitudine per l'attività svolta in questi anni da entrambi che sono stati motori di ogni edizione di Mito e protagonisti della sua crescita e del suo successo - ha proseguito Fassino - insieme a loro, al sindaco Pisapia, agli assessori Braccialarghe e Del Corno valuteremo come far corso alla successione fermo restando che Mito si è affermato come un grande evento internazionale di musica e dunque vi è l'impegno per proseguire in questa direzione".