Milano

Erba, l'avvocato di Stato: "Prove inammissibili. Date un Oscar a Olindo..."

Redazione

Di nuovo in aula Rosa Bazzi e Olindo Romano, per la revisione del processo della strage di Erba. Udienza rinviata al 16 aprile con l'intervento della difesa

Strage di Erba, l'avvocato di Stato chiede l'inammissibilità delle prove

E' ricominciato il processo a Rosa Bazzi e Olindo Romano. E l'Avvocato Generale dello Stato presso la Procura Generale  di Brescia Domenico Chiaro ha anticipato all'inizio del suo intervento la richiesta di "inammissibilita' di tutte le richieste di prova" presentate dalla difesa della coppia e dal pg di Milano Cuno Tarfusser.  "E' impossibile ribaltare le prove con questo processo di revisione". E' la conclusione anche del pg Guido Rispoli al termine del suo intervento sulle richieste della difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi e del pg di Milano Tarfusser.  Olindo Romano e Rosa Bazzi hanno chiesto di non essere ripresi dalle telecamere che stanno filmando l'udienza sulla revisione della strage di Erba, per la quale sono stati condannati in via definitiva all'ergastolo. Giaccone beige lei, maglione di pile blu scuro lui, "sono seduti uno accanto all'altro, a volte bisbigliano qualcosa, si sfiorano ma poco altro" racconta chi ha la possibilità di vedere i due imputati. 

Erba: udienza rinviata al 16 aprile con l'intervento della difesa 

E' stato rinviato al 16 aprile, alle ore 9:00, l'intervento della difesa di Rosa e Olindo nell'udienza per l'istanza di revisione in merito al processo sulla strage di Erba. Lo ha comunicato il presidente del Collegio della Corte d'Appello di Brescia, Antonio Minervini. L'avvocato Nico D'Avola, legale difensore di Olindo Romano e Rosa Bazzi, aveva chiesto "più tempo" per leggere le memorie difensive e di "non dover discutere oggi, nel merito dell'istanza". "Noi - ha affermato D'Avola - non abbiamo il tempo concreto di analizzare e studiare le memorie depositate dalle parti civili, quindi crediamo che sia necessaria una nuova udienza prima di poter discutere". 

L'avvocato di Stato: "Con Rosa e Olindo si sono superati i limiti"

L'avvocato ha aggiunto: "Un can can mediatico, incontri pubblici e in tv, le statue di Olindo e Rosa apparse magicamente a Erba. Il popolo ha diritto ha essere informato, ma credo che si siano superati determinati limiti"."La giustizia si amministra in nome del popolo, ma bisogna capire che le decisioni vengono assunte nelle aule e non altrove e per questo il mio sarà un intervento su aspetti procedurali"e non su "suggestioni mediatiche".

L'avvocato di Stato: "Olindo Romano? Dategli un Oscar..."

Quelli presentati dalla difesa di Olindo e Rosa per chiedere la revisione del processo sulla strage di Erba "non sono fatti nuovi dal punto di vista probatorio" secondo l'avvocato dello Stato Domenico Chiaro, così come le intercettazioni che "non assurgono a dignità di prove". Per quanto riguarda il presunto deficit mentale di Rosa Bazzi "c'è il sospetto che ci fosse interesse" da parte dell'imputata a rispondere in modo scorretto ai consulenti. Non sa dove è il Brasile, in Spagna, ha risposto". E Olindo "inizialmente era apparso non avere rimorsi, poi la ritrattazione. Dategli l'Oscar a questo punto". Ed ancora: nei confronti di Romano e Bazzi "c'è un poderoso movente" e c'è "lo stesso atteggiamento degli imputati, ma anche le lesioni inferte alle vittime da una mano sinistra meno forte (lei, ndr) e una destra più forte, i contenuti scritti da Olindo sulla Bibbia, i colloqui psichiatrici".

Per la pubblica accusa le prove portate per chiedere la riapertura del processo "non sono fatti nuovi e questi elementi di prova non hanno capacità demolitoria" e per questo si chiede l'"inammissibilità" della 'riapertura' del caso. Contro l'ex netturbino c'è, ad esempio, "il video in cui parla con Picozzi che la difesa si è tenuta in tasca fino a oggi. C'è la mancanza di pentimento, la soddisfazione per quanto fatto, a Olindo scappa la frase 'io non ho avuto nessuna sensazione quando li ho uccisi, è stata una cosa normalissima come quando uno ammazza un coniglio'.

Il pg Rispoli: "Criminalità organizzata? Non uccidono i bambini"

"Per la criminalita' organizzata i bambini non si toccano". Il procuratore generale Guido Rispoli affonda anche la pista alternativa ipotizzata dalla difesa di Olindo e Rosa affrontando il tema dell'uccisione del piccolo di due anni Youssef. "Teniamo fuori il caso del piccolo Di Matteo ucciso mentre il padre stava facendo dichiarazioni sulla cupola, ma basta farselo confermare da qualsiasi magistrato di Sorveglianza che anche in carcere non si perdonano i femminicidi e chi uccide i bambini". Inoltre, "e' inverosimile che la criminalita' organizzata abbia fatto un agguato in quella palazzina in una corte chiusa, dove si poteva scappare solo a piedi, con la macchina lontana. Dov'e' la logica, dove la buttiamo?".

"Nessun inganno nella repertazione dei carabinieri"

"Nessun trucco, nessun inganno" anche sulla repertazione da parte dei carabinieri di Como della traccia di sangue attribuita a Valeria Cherubini trovata sull'auto di Olindo Romano. Per la difesa e il pg Cuno Tarfusser invece non ci sono certezze che la traccia repertata dai carabinieri sia la stessa poi analizzata dagli esperti della Procura e attribuita a una delle vittime. "Se i magistrati lo ritengono analizzano la macchina fotografica usata dal carabiniere Fadda, ma credo che noi magistrati abbiamo conoscenza di come la si usi".

Il pg Rispoli: "Olindo è tutt'altro che uno stupido"

"Olindo e' tutt'altro che uno stupido, non significa nulla che faccia l'operatore ecologico". Lo dice il pg Guido Rispoli parlando della 'capacita'' dell'imputato di nascondere le prove del delitto. "Gioco a tennis con un operatore ecologico che ha una formazione bassa ma e' molto piu' intelligente di altri che ce l'hanno. Olindo si vuole far passare come un minus habens ma non lo e' affatto", aggiunge.

Le conclusioni del pg: "Impossibile ribaltare le prove con la revisione"

 "E' impossibile ribaltare le prove con questo processo di revisione". E' la conclusione del pg Guido Rispoli al termine del suo intervento sulle richieste della difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi e del pg di Milano Tarfusser.

Azouz Marzouk: "Rosa e Olindo innocenti, ma si lasci perdere la pista della droga"

 "Loro sono innocenti, la giustizia non è stata fatta". Così invece Azouz Marzouk arrivando a Palazzo di Giustizia di Brescia. "Stiamo ottenendo una parte di una rivincita - ha detto -. La pista di droga "che tutti vogliono far credere mi sta creando molto problemi ora che mi sto trasferendo qui in Italia anche per trovare lavoro", bisogna lasciarla perdere. "Sto facendo questa lotta per tutti", ha detto ancora il marito di Raffaella Castagna. "È un errore giudiziario? Non lo so. Ma questa giornata è importante anche per mio figlio, per Raffaella e per le altre vittime".

Rosa e Olindo di nuovo in aula: cosa succede oggi

L'udienza si aprecon la relazione di uno dei giudici del collegio formato dal presidente Antonio Minervini e, a latere, Ilaria Sanesi e Marcello Mainardi. Il documento che consiste in una sorta di sintesi dei passaggi processuali verra' probabilmente depositato e non letto. A quel punto prenderanno la parola la Procura Generale rappresentata dal procuratore generale Guido Rispoli affiancato dall'Avvocato Generale delo Stato Domenico Chiaro che per sei anni ha guidato la Procura di Lodi. I due hanno preparato una memoria che sara' depositata ai giudici.

Poi tocchera' alle parti civili, l'unica in aula e' Azouz Marzouk, assistito dall'avvocato Solange Marchignoli, l'uomo di origine marocchina che perse la moglie e il figlio piccolo. E' il solo tra le parti civili a dubitare della sentenza di condanna. Infine la parola passera' alla difesa di Olindo e Rosa che contano su 4 legali: Fabio Schembri, Luisa Bordeaux, Nico D'Ascola e Patrizia Morello. Chiuso il confronto tra le parti, che presumibilmente sara' lungo e serrato, i giudici potrebbero gia' ritirarsi in camera di consiglio. C'e' la possibilita', remota, che escano stroncando subito l'istanza di revisione oppure con un'ordinanza con quali prove ammettere tra le tante richieste da chi vuole ribaltare un verdetto non piu' scolpito nel granito come sembrava fino a poche settimane fa. E in aula, ad assistere a tutto, torneranno insieme Olindo e Rosa.

Strage Erba, avvocato Stato: mai spaccio di droga in casa Castagna

"In casa Castagna non c'e' mai stato spaccio di droga, bisogna ripeterlo. Sono stati sentiti oltre cento testi dalla Guardia di Finanza e nessuno che abbia detto di aver comprato droga in casa Castagna". E' un passaggio dell'intervento dell'Avvocato Generale dello Stato Domenico Chiaro. 

La strage di Erba del dicembre 2006

Il massacro avvenne l'11 dicembre 2006 quando, sotto i colpi di spranga e coltello, sono stati uccisi Raffaella Castagna, il figlio Youssef di soli 2 anni e la nonna Paolo Galli. Una strage che non ha risparmiato Valeria Cherubini uccisa dai vicini di casa, i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva all'ergastolo per il quadruplice omicidio.

Strage di Erba: i dossier di Affari sulle  prove su cui si gioca la revisione del processo

 

PRIMA PUNTATA: Erba, Tarfusser: "Ecco le nuove prove che assolvono Olindo e Rosa". Le carte

 

SECONDA PUNTATA: Erba, da Frigerio inattendibile alle prove fotografiche: quello che non torna

 

TERZA PUNTATA: Erba, il consulente: "Ecco come hanno convinto Rosa e Olindo a confessare"

 

QUARTA PUNTATA: Erba: "Il brigadiere che rilevò la macchia di sangue non era solo". L'audio

 

QUINTA PUNTATA: Erba, la consulente: "Mario Frigerio? Testimone inattendibile. Ecco perchè"

 








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