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Auto cinesi ed Europa: minaccia o sfida gestibile? Il parere di Raffaele Fusilli CEO di Renault Italia

Il CEO di Renault Italia analizza il ruolo dei marchi cinesi nel mercato europeo, tra sfide commerciali, prezzo e reputazione del brand.

Redazione Motori

Negli ultimi anni, il mercato europeo dell’auto ha visto crescere la presenza dei produttori cinesi, spinti dall’ascesa dell’elettrico e da un’aggressiva politica di espansione.

Tuttavia, la narrazione di una "invasione cinese" pronta a travolgere l’industria automobilistica europea appare oggi meno scontata.

Secondo Raffaele Fusilli, CEO di Renault Italia, il successo delle case automobilistiche cinesi nel Vecchio Continente è tutt’altro che garantito. Se nei primi anni della loro espansione le vendite hanno registrato un’impennata, dal 2023 in poi la crescita ha subito un rallentamento dovuto a nuove barriere commerciali e a un mercato meno ricettivo di quanto previsto.

Il Ruolo del Prezzo nella Competizione

Uno studio recente di Escalent, società di ricerca con sede negli Stati Uniti, ha evidenziato come il prezzo sia il fattore chiave per l’accettazione dei veicoli elettrici (EV) cinesi in Europa. Secondo l’indagine condotta su oltre 1.600 automobilisti in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Italia, un taglio del 10% sul prezzo potrebbe convincere un europeo su dieci a prendere in considerazione l’acquisto di un’auto cinese.

Tuttavia, la situazione è più complessa: il rapporto evidenzia che il consumatore medio europeo richiederebbe una riduzione di prezzo del 27% per considerare seriamente un EV cinese. Un livello di sconto insostenibile per i costruttori, specialmente alla luce delle nuove tariffe imposte dall’Unione Europea e dei margini già ridotti sulle auto elettriche.

La Costruzione della Reputazione del Marchio

Oltre al prezzo, il successo dei brand cinesi dipende dalla loro reputazione. I consumatori europei tendono a fidarsi dei marchi storici, radicati sul mercato da decenni. Senza questa fiducia, le case automobilistiche cinesi dovranno investire pesantemente per convincere il pubblico e costruire un’identità solida.

Raffaele Fusilli sottolinea come i marchi tradizionali abbiano un vantaggio competitivo su questo fronte: “Abbiamo un legame storico con i clienti, la nostra rete di assistenza è capillare e la qualità dei prodotti è riconosciuta. I marchi cinesi dovranno lavorare molto su questi aspetti se vogliono davvero competere con i player europei.”

Il Futuro del Mercato: Quale Strategia per l’Europa?

L’Europa può ancora giocare un ruolo chiave nella definizione del futuro dell’auto elettrica, a patto che sviluppi una strategia industriale coesa. Se i Paesi membri collaborano e investono in innovazione, infrastrutture e politiche di sostegno al settore, le case europee possono mantenere la leadership.

Fusilli ribadisce l’importanza di un approccio di sistema: “Abbiamo le risorse, il know-how e l’esperienza per affrontare questa sfida. Serve una visione condivisa tra industria e istituzioni per garantire che l’auto, nata in Europa 150 anni fa, continui a essere protagonista del futuro.”

La partita tra auto cinesi ed europee è aperta, ma la vittoria non sarà automatica per nessuno. Con investimenti mirati e una strategia chiara, l’Europa può ancora dettare le regole del gioco.