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L’America’s Cup porta ricchezza a Barcellona: l’Italia resta a guardare

La 37a America's Cup ha generato oltre un miliardo di euro di impatto economico per Barcellona, confermando il valore della vela come leva di sviluppo. Un'occasione che l'Italia ha lasciato sfuggire.

Redazione Motori

L’America’s Cup è molto più di una competizione velica: è un evento capace di catalizzare l’attenzione mondiale, generare investimenti e trasformare una città in un polo d’attrazione economico e turistico.

Lo dimostrano i dati della 37a edizione, che ha portato a Barcellona un impatto economico di 1,034 miliardi di euro sul PIL locale, oltre 12.800 posti di lavoro creati e un’esposizione mediatica senza precedenti. Numeri impressionanti che testimoniano il valore di ospitare un evento di portata globale e che fanno riflettere sulle opportunità mancate da altri Paesi, tra cui l’Italia.

L’evento ha attirato 1,8 milioni di visitatori in 59 giorni, con oltre 460.000 spettatori unici giunti appositamente a Barcellona per seguire la competizione. La Coppa America non è solo un simbolo di eccellenza sportiva, ma un catalizzatore economico per la città ospitante. In questo caso, la Catalogna ha saputo cogliere al meglio l’occasione, confermando il proprio ruolo di protagonista nel panorama degli eventi sportivi internazionali. L'Italia, invece, si è trovata ancora una volta ai margini di questa grande opportunità, nonostante una lunga tradizione velica e un forte legame con l’America’s Cup.

Il valore di un grande evento e il ritardo dell’Italia

Oltre ai benefici diretti sul turismo e sull’occupazione, la 37a America's Cup ha generato 1,367 miliardi di euro di valore lordo per i marchi coinvolti, con una copertura televisiva globale che ha raggiunto 954 milioni di spettatori. La crescita del 37% nel pubblico dedicato e l'aumento del 235% delle visualizzazioni sui social media confermano che il valore di un evento di questa portata va ben oltre il settore della vela. Barcellona ha saputo sfruttare al massimo l’onda lunga dell’America’s Cup, mentre l'Italia, pur vantando competenze nautiche e infrastrutture all’altezza, non è riuscita a proporsi come sede.

L’assenza dell’Italia come paese ospitante rappresenta una mancanza di visione strategica. Ospitare un evento di questa portata non è solo una questione di prestigio sportivo, ma un’opportunità di crescita economica e promozione turistica. Paesi come la Spagna hanno dimostrato di saper investire in grandi eventi per attrarre turismo, rafforzare il proprio brand territoriale e stimolare l’economia locale. L'Italia, nonostante il fascino delle sue città costiere e la tradizione nautica, continua a restare indietro nella competizione per ospitare manifestazioni di rilievo mondiale.

Un'opportunità persa da recuperare in futuro

Mentre l’America’s Cup a Barcellona segna un successo organizzativo ed economico, l'Italia deve interrogarsi sulle sue ambizioni nel panorama degli eventi sportivi globali. Il nostro Paese possiede tutti gli elementi per ospitare competizioni di questa portata, ma servono una strategia chiara, investimenti mirati e la capacità di attrarre eventi di livello internazionale. La vela, con il suo legame con l’innovazione e la sostenibilità, potrebbe diventare un asset importante per il turismo e l’economia italiana. Tuttavia, senza una visione a lungo termine, il rischio è che opportunità simili continuino a sfuggire, lasciando spazio ad altre nazioni più lungimiranti.

L’America’s Cup ha dimostrato ancora una volta che lo sport può essere un volano economico straordinario. L'Italia ha tutto il potenziale per tornare protagonista, ma servono scelte coraggiose e una maggiore attenzione alla valorizzazione del nostro patrimonio marittimo e sportivo.