Motorsport

Esapekka Lappi si racconta prima del 62° Tour de Corse

Esapekka Lappi ha iniziato a gareggiare sull’asfalto, grazie al karting, dall’età di sei anni

Esapekka Lappi  pilota ufficiale ci Citroen Racing ci  racconta del suo legame con la strada asfaltata.

È insolito che un pilota di rally finlandese abbia iniziato con il karting…

“Vero! A sei anni ho voluto seguire l’esempio di mio fratello maggiore, e mi sono ritrovato a gareggiare fino ai 16 anni. Tra i piloti finlandesi di Rally, emersi recentemente, sono stato il primo con questo percorso. In seguito, c’è stato Teemu Suninen, mio compagno di team, ma anche Kalle Rovanperä o Jari Huttunen”.

 

Perché optare definitivamente per il Rally?

“All’epoca sognavo di essere pilota di Formula1, ma alla fine sono molto felice di questa scelta! Sono stato campione di Finlandia 2007, al massimo del livello per quel periodo, ho anche gareggiato nel campionato europeo, ma ho smesso perché non avevo prospettive. Continuare a gareggiare con i kart o provare a competere ai livelli più bassi delle monoposto sarebbe stato in ogni caso troppo oneroso. Nel Rally si può accedere allo stesso livello ma con un budget più ragionevole. E poi questa disciplina è trasmessa dalla televisione in Finlandia, e quindi è più facile trovare sponsor disposti a dare un contributo, mentre nessuno conosce le categorie più basse della competizione su pista”.

 

In che modo la tua esperienza nel karting ti aiuta nel Rally?

“All’inizio, probabilmente, potevo avere un vantaggio, a livello mentale rispetto ai miei avversari di allora. Avevo già l’esperienza della competizione: sapevo cos’era ed ero abituato a sentire la pressione. Ovviamente, rispetto ai miei rivali di oggi, questo vantaggio non esiste più. Però, per gare come la Corsica o la Spagna, penso che il karting mi aiuti a valutare bene le strade nelle ricognizioni, a trovare la traiettoria durante la gara, soprattutto quando le curve sono lunghe, si aprono e poi si stringono di nuovo… Credo che il karting abbia affinato il mio senso della traiettoria”.

 

Quali sono i ricordi delle tue tre precedenti partecipazioni in Corsica?

“Nel 2014 ho vinto il titolo di campione d’Europa ma uscendo di strada, quindi non è stato uno dei momenti migliori! L’anno scorso in compenso, nonostante la foratura, rimane uno dei nostri migliori Rally della stagione”.

 

 

I SEGRETI DEL TEAM

 

Il Tour de Corse 2007 è stato fondamentale per l’ingresso di Sébastien Ogier e Julien Ingrassia all’interno di Citroën Racing e per debuttare nel WRC l’anno seguente. Ecco perché.

Il Tour de Corse, quell’anno previsto a metà ottobre, aveva come apripista una Peugeot 206 Cup patrocinata dal Rallye-Jeunes e guidata da una coppia ancora sconosciuta, Sébastien Ogier e Julien Ingrassia. Per loro era la seconda stagione nel Rally, avevano appena vinto il Peugeot 206 Cup in Francia con quattro vittorie, di cui tre su terra (Rally Terres de Langres, Rally Terre du Diois e Rally Terre des Causses) e una sull’asfalto bagnato e scivoloso di Touquet. Il loro potenziale era innegabile, ma il loro futuro non era ancora chiaro. È proprio in occasione di questo Tour de Corse che vengono gettate le basi del loro programma nel campionato del mondo Junior per la stagione 2008, tra Citroën Racing, coerente con la sua politica di promozione dei giovani talenti, e la Federazione Francese Rally. Il seguito della storia è noto a tutti.