Motorsport

Pierre Budar Direttore di Citroen Racing, lottiamo per vincere il mondiale

Per i suoi cent’anni, Citroën tenterà quest’anno di conquistare il centesimo successo nel campionato del mondo rally. A vent’anni dal primo, come spiega la fedeltà della Marca al WRC ?

Semplicemente è la disciplina sportiva che riflette meglio i nostri valori, lo spirito d’avventura che ci caratterizza, le epopee umane alle quali siamo legati. È una competizione che ti mette a contatto con il pubblico, che si svolge sulle strade e sui percorsi quotidiani dei nostri clienti, e incarna la vicinanza che ci è cara. Le quattordici prove così diverse in programma sono il terreno ideale per perfezionare ma anche dimostrare le nostre competenze tecniche. La sua popolarità continua a crescere presso i fan e i media grazie allo spettacolo della lotta serrata, ma sempre molto equilibrata, di cui danno prova i piloti ogni week end di gara.

Con il ritorno di Sébastien Ogier e l’arrivo di Esapekka Lappi, il 2019 segna una nuova tappa del vostro ritorno a tempo pieno nel WRC iniziato nel 2017?


In effetti, dopo una seconda parte della stagione 2018 in crescendo, segnata dalla vittoria in Spagna, e i podi della Finlandia (2°) e dell’Australia (3°), volevamo alzare ulteriormente l’asticella. Inizialmente rivisto le modalità di funzionamento del team, in modo da raggiungere un buon assetto per iniziare il 2019. I nostri due nuovi equipaggi si sono inseriti in questa logica.

Chi ha deciso l’abbinamento Ogier-Ingrassia e Lappi-Ferm?

Il nostro intento era collaborare di nuovo con Sébastien e Julien, per dare continuità a un’avventura umana iniziata undici anni fa. All’epoca, Citroën aveva scoperto un talento a casa sua, un segreto ormai conosciuto da tutti! Oggi insieme vogliamo arricchire un palmares comune, che conta già sette successi nel WRC e un titolo di campioni del modo Junior. Ambedue sono dotati di questo perfezionismo comunicativo e della capacità di fare squadra, qualità che caratterizzano i più grandi.

Fedeli alla nostra tradizione di credere nei giovani, abbiamo scelto anche Esapekka e Janne, la coppia più promettente della nuova generazione. Lo dimostra quanto fatto nel loro rally di casa, non è da tutti vincere in Finlandia con una WRC, solo alla quarta gara disputata! Oltre al loro innegabile potenziale, hanno dimostrato una maturità e uno spirito particolarmente costruttivo, che ci hanno conquistato.

Come è stata l’integrazione tra Sébastien, Julien, Esapekka e Janne ?

Possiamo dire particolarmente riuscita, pur saltando la fase di osservazione! Appena possibile abbiamo avviato un lavoro di fondo con i nostri nuovi equipaggi, in modo che si conoscessero tra loro. Per i piloti, si è trattato di migliorare il feeling con la C3 WRC, scoprire il team e, per noi, conoscere loro, individuare le loro aspettative per andare nella direzione giusta. Ma tutti sono entrati immediatamente in sintonia: Seb e Julien, che hanno ritrovato visi conosciuti, e anche Esapekka e Janne, per i quali era tutto nuovo. Questa facilità di dialogo ha moltiplicato l’entusiasmo e la determinazione del team. Abbiamo già potuto valutare un certo numero di idee, per orientare il lavoro di base del team di sviluppo per tutto il prossimo anno.

Quali sono gli obiettivi con cui affrontate questa terza stagione con la C3 WRC ?

Quando si ingaggia l’equipaggio detentore degli ultimi sei titoli di campione del mondo la scelta obbligata è puntare alla corona mondiale pilota e copilota. Il compito che ci aspetta si misura rispetto al livello della concorrenza che dobbiamo affrontare, con un approccio di grande abnegazione e umiltà. La logica vuole che si pensi subito a Sébastien quando si parla di titolo piloti, ma sono convinto che Esapekka farà la sua parte. Nella stagione avrà diverse occasioni per fare bene e, nonostante la scarsa esperienza su alcuni tipi di terreno, faremo di tutto per migliorare insieme e fare in modo che apprenda il più possibile da Sébastien. (RM Media)