Motorsport
WRC, Citroen Racing chiude sul podio il mondiale 2019
Con la cancellazione del Rally d’Australia si chiude in anticipo il campionato che ha visto trionfare la Hyundai e Tänak tra i piloti
Ci hanno provato fino all’ultimo, ma per una questione di sicurezza legata agli incendi che stanno devastando la regione del New South Wales, gli organizzatori del Rally d’Australia hanno preferito annullare la gara piuttosto che dare vita ad un percorso alternativo.
Così facendo, è terminato in anticipo un campionato 2018 dagli esiti storici visto che dopo un dominio cominciato nel 2004 un francese non si è portato a casa la coppa più prestigiosa.
Come noto, infatti, in Spagna, a fine ottobre, l’estone della Toyota Ott Tänak si è laureato campione del mondo con 263 punti, contro i 227 di Thierry Neuville e i 217 del sei volte iridato Sébastien Ogier, trionfatore a Montecarlo, in Messico e in Turchia, ma mai davvero al livello degli anni passati.
“La sicurezza viene al primo posto , dunque l’annullamento è stata la decisione giusta da prendere. Il nostro pensiero va alle persone colpite da questi terribili eventi e ai pompieri che stanno combattendo le fiamme”, ha scritto sul proprio account Twitter il transalpino della Citroen, alla vigilia del round agli Antipodi speranzoso almeno di poter raggiungere la piazza d’onore tra i piloti.
Nessun particolare commento sulle vacanze prima del tempo è invece arrivato dall’altro driver della C3 Esapekka Lappi. Il finnico, decimo della generale con 83 lunghezze, ha chiuso una prima stagione con i colori del Double Chevron non particolarmente esaltante. A tratti sfortunato e in alcune occasioni poco incisivo o troppo falloso, l’ex M-Sport è tuttavia riuscito a mettersi in luce sui percorsi a lui più congeniali (neve e terra) come la Svezia, la sua Finlandia e la Turchia, dove con il blasonato team-mate ha regalato alla scuderia una storica doppietta.
Per quanto concerne la coppa marche, Citroen Racing ha terminato al terzo posto con 284 punti, alle spalle di Hyundai Motorsport, che ne vanta 380, e della Toyota Gazoo Racing, con 362. Un risultato in un certo senso deludente, viste le premesse date dall’ingaggio di un campionissimo come Ogier, che dovrà servirle da sprone in ottica 2020.
(RM media)