Auto e Motori
Volkswagen svela l’ID. Buzz e l’ID. Buzz Cargo 100% ellettrici
l’ID. Buzz è il nuovo volto di una mobilità intelligente, innovativa e sostenibile
L’intramontabile Bulli: fra miracolo economico, Woodstock e mobilità elettrica
I due modelli ID. Buzz non sono stati solo studiati fin nei minimi particolari, ma anche progettati con grande cura dei dettagli. Un piccolo esempio è rappresentato, fra l’altro, dalle linee stilizzate che caratterizzano i rivestimenti laterali e dei sedili del cinque posti: un elemento che richiama sia il T1 sia lo studio del Microbus, la leggendaria showcar che la Volkswagen presentò nel 2000 a Detroit. L’iconico design degli esterni e degli interni dell’ID. Buzz e dell’ID. Buzz Cargo da un lato sintetizza una lunga storia di uno dei modelli di maggior successo che nasce dal miracolo economico tedesco, passando per il festival americano di Woodstock, fino ad arrivare ai giorni nostri. Ma dall’altro diventa anche il primo veicolo d’Europa nel suo segmento a essere sviluppato su una piattaforma completamente elettrica, che avanza con il suo DNA singolare verso il futuro, all’insegna di una mobilità intelligente, innovativa e sostenibile.
Piattaforma elettrica modulare MEB: tecnologia chiave per la trasformazione elettrica del Gruppo
Con l’ID. Buzz, il Gruppo Volkswagen continua ad accelerare la sua trasformazione in produttore leader di veicoli puramente elettrici. Una delle tecnologie chiave di tale trasformazione è costituita dalla piattaforma elettrica modulare MEB. La prima piattaforma su larga scala per auto completamente elettriche sulla scena mondiale diventa infatti la base per i modelli e i segmenti più disparati di tutti i marchi. Attualmente già il 30% di tutti i veicoli elettrici del Gruppo si basa sulla MEB, ed entro il 2025 la percentuale è destinata a salire a oltre l’80%. Per la Volkswagen Veicoli Commerciali questo modello completamente elettrico rappresenta un tassello importante nella progressiva riduzione dell’impronta di carbonio dell’intera gamma di prodotti.
Made in Germany: alta qualità e mantenimento dei posti di lavoro
I nuovi modelli ID. Buzz e ID. Buzz Cargo vengono prodotti dalla Volkswagen Veicoli Commerciali nello stabilimento principale di Hannover. Dal 2022 lo stabilimento della Casa è uno dei più avanzati tecnologicamente per la produzione di veicoli completamente elettrici. Qui, in alcuni ambiti, il grado di automatizzazione raggiunto nella produzione dell’ID. Buzz sale fino al 90%. Parallelamente alla trasformazione dello stabilimento, a seguito dell’aggiornamento di molti profili professionali, anche il personale fa un grande passo verso il futuro: grazie alle misure di qualificazione adottate, i dipendenti possono infatti acquisire il know-how necessario per l’utilizzo del nuovo hardware e software dell’ID. Buzz e del Multivan a trazione ibrida plug-in, anch’esso prodotto ad Hannover.
E per la gran parte dei moduli di trazione elettrica dell’ID. Buzz vale lo stesso principio: vengono prodotti in Germania nel rispetto dei più elevati standard qualitativi, in questo caso dalla Volkswagen Group Components. La loro realizzazione è affidata agli stabilimenti dedicati di Kassel, Braunschweig, Salzgitter e Hannover. I moduli interessati includono il motore elettrico e il sistema batterie. Inoltre, l’ID. Buzz è il primo modello della famiglia ID. per cui la Volkswagen Group Components produce anche gli assali, che vengono realizzati in un padiglione dello stabilimento di Hannover-Barsinghausen adibito al montaggio e appositamente allestito, all’interno del quale trovano impiego 200 dipendenti. In futuro, la sede di Hannover si occuperà anche di produrre il sistema batterie dell’ID. Buzz, attualmente realizzato a Braunschweig. Già oggi, per l’ID. Buzz, la Volkswagen Group Components contribuisce per circa il 40% alla creazione di valore complessivo, ossia circa il 10% in più rispetto a quanto avviene per i modelli convenzionali.
La scintilla iniziale: il primo antesignano dell’ID. Buzz risale a 50 anni fa
Va detto che l’ID. Buzz non è il primo Bulli a trazione elettrica. Già 50 anni fa, in occasione del salone di Hannover, la Volkswagen presentò un T2 a propulsione elettrica dotato di motore posteriore. L’autonomia massima pari a 85 chilometri dimostrò, tuttavia, come la tecnologia delle batterie di questa piccola serie non fosse ancora idonea all’utilizzo. Ma fu allora, nel 1972, che nacque il sogno del Bulli a trazione puramente elettrica. E ora questo sogno diventa realtà.