A- A+
Home
Parmigiano Reggiano, 1,6 miliardi di euro di falsi prodotti ogni anno
Parmigiano Reggiano

Parmigiano Reggiano, la difesa dalla tecnologia con un microchip

Ed allora come difendersi? Fino ad ora una “mission impossible” ma adesso qualcosa si sta muovendo grazie alla tecnologia. La sperimentazione sta inserendo nella crosta del formaggio un microchip microscopico. Un vero e proprio documento di identità in grado di tracciare l'intero processo produttivo della forma, dalla nascita fino alla maturazione, a garanzia della autenticità. L'esperimento terminerà nei prossimi mesi , con l'obiettivo che, dal 2024, ben quattro milioni di pezzi vengano "cippati" con il sensore realizzato dall’americana p-Chip Corporation. "Saremo il primo formaggio -ha spiegato Riccardo Deserti, direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano-ad avere questa tecnologia. Poi anche altri formaggi come il Grana Padano o francesi o spagnoli potranno beneficiare di questo sistema per garantirne l'autenticità. Il microprocessore è inserito nella crosta è del tutto innocuo per il consumatore e può essere rimosso prima di iniziare a grattugiare il formaggio".

Parmigiano Reggiano, fatto dai monaci nel Medioevo

E’ sempre utile ricordare che Ii Parmigiano Reggiano è uno dei formaggi più antichi e pregiati. Si fa con una tecnica vecchia di mille anni con prodotti di base come latte, sale e caglio e senza additivi. L'origine del Parmigiano Reggiano risale al Medioevo. Primi produttori i monaci, che erano alla ricerca di un formaggio che durasse nel tempo. La prima testimonianza dell'esistenza del “parma” risale al 1254, in un atto notarile dell'Archivio di Stato di Genova (caseus parmensis). Persino il Boccaccio nel suo Decamerone (1344) descrive la regione di Bengodi e menziona una montagna di "parmigiano grattugiato" dove si arrotolavano "maccheroni e ravioli”. Nel 1996 è stato dichiarato Dop ( Denominazione di Origine Protetta dall'Unione Europea e da allora è l'unico che può chiamarsi Parmigiano in Europa. Tutela dalla UE, deve essere prodotto con rigide specifiche regolamentate, così come lo champagne francese, il porto portoghese, la Rioja spagnola o il prosciutto di Jabugo.

Il vero Parmigiano Reggiano può essere prodotto solo nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova a est del fiume Po e Bologna a ovest del fiume Reno, una superficie di circa 10.000 chilometri quadrati. A causa dei severi standard che devono essere soddisfatti per ottenere la certificazione, il formaggio ha prezzi più alti, e fa gola agli imitatori. “Ora-ha concluso Deserti- con la autenticità rilevata nel microchip vogliamo trasmettere il valore del prodotto in tutto il mondo e distinguerlo da altri prodotti simili presenti sul mercato che non soddisfano i rigorosi requisiti di produzione e di zona di origine". Basterà "cippare" l’oro emiliano per non farselo "scippare" dai disonesti? Lo sperano tutti gli italiani.

 

Iscriviti alla newsletter
Tags:
coldirettimicrochipmozzarellaparmigiano reggiano


in evidenza
Luigi Berlusconi scommette su Algojob: investito oltre un milione di euro

Con lui anche Ermotti, figlio dell'ad di Ubs

Luigi Berlusconi scommette su Algojob: investito oltre un milione di euro


in vetrina
Il grande salto compiuto da Zara: dal fast fashion al mondo del lusso

Il grande salto compiuto da Zara: dal fast fashion al mondo del lusso


motori
Addio alla Smart Fortwo: un’era di mobilità urbana si conclude

Addio alla Smart Fortwo: un’era di mobilità urbana si conclude

Coffee Break

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.