Accattonaggio molesto, la Lega: reato da arresto. La proposta
Proposta di legge della Lega contro chi chiede soldi arrecando disturbo o disagio. Previsti fino a 12 mesi di carcere
Basta con il racket della mafia nigeriana di giovani africani davanti a bar, panetterie, supermercati: un fenomeno che si incontra nella grandi città ma anche in tanti piccoli paesi di provincia. E così la Lega ha deciso per la linea della fermezza, soprattutto se l'accattonaggio è aggressivo e insistente. Questa la proposta parlamentare presentata dal leghista Nicola Molteni, sottosegretario all'Interno, per inserire nel codice penale il reato di "accattonaggio molesto", come spiega Il Messaggero. Il testo è stato depositato alla Camera e assegnato alla commissione Giustizia il 26 giugno. Molteni parla di "uno strumento efficace per aiutare sindaci e polizia locale". In seguito a una sentenza della Consulta del 1995 il reato di accattonaggio è stato considerato incostituzionale, ma Molteni, aggiungendo la fattispecie della molestia, pensa si possa farlo rientrare nel codice penale, anche se la legge non precisa quando il comportamento sia da considerarsi molesto. In ogni caso, è previsto il carcere da 3 a 6 mesi e un'ammenda da 3mila a 6mila euro per chi "mendica arrecando disturbo". Se si "causa disagio" il carcere sale da 6 mesi a un anno e l'ammenda da 5mila a 10mila euro. Colpiti anche gli ambulanti che eservitano l'attività senza autorizzazione in luogo pubblico o aperto al pubblico.