Politica

AI, Meloni al summit di Londra: "Rischia di sostituire le capacità umane"

di Redazione

La premier: "La priorità numero uno è che l'intelligenza artificiale sia incentrata sull'uomo"

L'intelligenza artificiale, "la più grande sfida intellettuale del nostro tempo"

"Le applicazioni dell'intelligenza artificiale possono portare grande opportunità in molti campi ma anche enormi rischi. Meccanismi decisionali opachi, discriminazioni e intrusioni nella nostra vita privata, fino ad arrivare ad atti criminali, perche' gli 'LLM'-Large Language Model potrebbero essere utilizzati per produrre armi, danni biologici a bassa tecnologia, attacchi informatici, facilitare la personalizzazione del phishing". Lo ha riferito il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento all'Al Safety summit in corso a Bletchley Park.

"Nelle crisi continue che questo tempo ci costringe ad affrontare - ha sottolineato la Meloni - rischiamo di non dare la necessaria attenzione a quella che io considero come la più  grande sfida intellettuale, pratica e antropologica di quest'epoca".

Per la premier è necessario soffermarsi sulla frontiera del progresso, sostenendo che "l'intelligenza artificiale e' tra le priorita' strategiche dell'agenda del governo italiano. Stiamo lavorando per completare il Piano Strategico Nazionale per l'IA e stiamo costituendo un Fondo specifico per sostenere le start-up italiane che operano nel settore".

Il nostro Paese, quindi, mette in atto scelte decisionali ad hoc circa il futuro: "L'Italia intende porre questi temi, insieme alla sicurezza digitale, al centro delle discussioni della prossima Presidenza italiana del G7, in continuità con il lavoro fatto dalla presidenza giapponese. Lavoreremo su come favorire una governance condivisa, coinvolgendo sia il settore pubblico che quello privato".

"Credo che la nostra priorità numero uno per i prossimi anni sia fare in modo che l'IA sia incentrata sull'uomo e controllata dall'uomo", ha concluso la Meloni.

 

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