Politica

Alemanno, il "Bertinotti nero" di Meloni: il suo "Manifesto" agita FdI

Di Giuseppe Vatinno

Nella "destra-destra" crescono i malumori, che rischiano di minare la compattezza e la stabilità del partito della premier

Come si vede, già allora vi era un programma ben preciso che è molto simile a quello di Fratelli d’Italia. Del resto la Meloni è una “rautiana naturale” e tutto il suo passato sta a dimostrarlo. Per questo si deve guardare attentamente le spalle “a destra” perché il Movimento di Alemanno insiste proprio sul suo elettorato, sul suo zoccolo duro che si sente tradito nei fondamentali.

Del resto la Meloni per governare e per farsi accettare a livello europeo si è dovuta necessariamente “atlantizzare” e la guerra in Ucraina è stata il perno su cui ha costruito abilmente la sua piramide di potere. Non è sfuggito infatti agli alleati americani ed europei che la Meloni è stata ed è la garante della coalizione di centro-destra che non è naturalmente “anti – putiniana”, anzi il contrario.

Il caso del generale Vannacci è poi –come si suole dire- caduto a fagiolo per Alemanno e la “destra – destra” perché il suo libro, “Il mondo al contrario”, sembra essere esattamente un manifesto programmatico per ex ministro delle politiche agricole e forestali. Il rischio per la Meloni è che nella sua coalizione si instauri una sorta di meccanismo più o meno ad orologeria che potrebbe fare di Alemanno un “Bertinotti Nero” che al momento giusto guida la rivolta e fa cadere l’imperatrice.