Politica
"All'Ucraina soldi, non armi". Berlusconi e Tajani stoppano Meloni
Nuova bufera sul governo: per FI la pace tra Mosca e Kiev passa per lo stop all'invio di armi all'Ucraina da parte dell'Occidente
Guerra Ucraina, Berlusconi: "Invece di inviare armi, mettiamo sul tavolo miliardi per la ricostruzione"
"In questa situazione noi non possiamo che essere con l’Occidente nella difesa dei diritti di un Paese libero e democratico come l’Ucraina”: Silvio Berlusconi nel libro di Bruno Vespa “La grande tempesta” in uscita venerdì 4 novembre da Mondadori Rai Libri torna sulla crisi in corso tra Mosca e Kiev e propone la sua soluzione di pace. “Forse, solo se a un certo punto l’Ucraina capisse di non poter più contare sulle armi e sugli aiuti e se, invece, l’Occidente promettesse di fornirle centinaia di miliardi di dollari per la ricostruzione delle sue città devastate dalla guerra. In questo caso Zelensky, forse, potrebbe accettare di sedersi al tavolo per una trattativa”.
Guerra Ucraina, la linea di Fi anticipata a La Piazza dal neo ministro degli Esteri Antonio Tajani
GUARDA IL VIDEO DELL'INTERVISTA DEL DIRETTORE PERRINO A TAJANI: "Basta armi all'Ucraina, non ci sarà nessun nuovo governo Draghi"
La linea di Forza Italia spiegata da Berlusconi era stata anticipata a fine agosto dall'attuale ministro degli Esteri Antonio Tajani, nella prima serata de La Piazza, la kermesse politica ideata e organizzata dal direttore di Affaritaliani Angelo Maria Perrino. Intervistato da Perrino a Ceglie Messapice Tajani aveva dichiarato: "Bisogna intervenire sulle bollette. Abbiamo chiesto di dare vita a un nuovo Recovery Plan: è giusto infliggere sanzioni alla Russia, ma bisogna proteggere chi subisce le sanzioni, non è giusto che subiamo queste scelte. Non abbiamo più armi da inviare, dovranno farlo gli Usa e il Regno Unito, non possiamo toglierle alle nostre forze armate. Politicamente dobbiamo stare in sintonia con la Nato, ma basta con questa generosità. Stiamo combattendo una guerra economica e l'Europa dovrebbe bloccare la Borsa di Amsterdam e fissare un prezzo uguale per tutti. Deve imporsi con Putin e dire qual è il prezzo che vuole pagare, anche dal punto di vista economico dobbiamo essere molto più coraggiosi".