Politica

Almasri, Renzi: “Da Meloni solo propaganda da influencer. Aveva giurato la caccia ai trafficanti, ora scappa dall'Aula"

Caso Almasri, Trump, Elon Musk ma anche il ruolo dell'opposizione e della Rai: Matteo Renzi a tutto campo nella sua e-news settimanale

di Redazione

Renzi: "Se l'opposizione si unisse Meloni andrebbe a casa"

"Sta finalmente emergendo che l'Influencer Meloni non è una statista ma una persona impaurita, che disistima i propri alleati e che vive sotto ricatto dai libici. Aveva promesso di dare la caccia ai trafficanti di uomini e oggi li scarcera con voli di Stato. Giorgia Meloni ha ancora un grande punto di forza, purtroppo: l'opposizione. Se ci fosse un'opposizione unita e capace di far sentire la propria voce, Giorgia Meloni andrebbe a casa. Anche perché lei alle Politiche ha preso gli stessi voti di Bersani: il 26%. Ed è a Palazzo Chigi solo per il gentile regalo che le è stato fatto nel 2022 dalla leadership del Pd". Lo scrive Matteo Renzi nella sua e-news. "L'opposizione proponga qualcosa di alternativo, non solo denunciando ciò che non va. Finalmente si capisce che l'incantesimo meloniano non può durare e che il carro sta andando verso il Paese dei Balocchi. Ma per fermare l'Omino di Burro servono proposte, non solo critiche", aggiunge. 

"Un'azienda israeliana produce un potente software capace di leggere tutto nei telefonini. Il governo italiano compra questo software. Ma gli israeliani dopo un po' stracciano il contratto perché - questa è l'accusa - l'Italia non rispetta le regole e spia persone che non possono essere spiate, ad esempio i giornalisti. È una cosa enorme, una devastante violazione della privacy che come sapete io ritengo da sempre un diritto umano inalienabile. Il governo deve dirci chi è stato: è in gioco la credibilità delle Istituzioni. Lo scandalo Paragon non può finire anche stavolta a tarallucci e vino. Chi ha sbagliato deve pagare. E Mantovano deve fare chiarezza indicando la struttura responsabile di questa violazione". Lo scrive Matteo Renzi nella sua e-news. 

"La Meloni continua a dire di avere come miti Musk e Milei, grandi fustigatori della spesa pubblica. Ma la realtà è che continua a buttar via soldi del contribuente, come sta facendo con il Cnel di Brunetta. Ormai il Cnel di Brunetta assume, spende e spande, costa agli italiani milioni di euro letteralmente buttati nel cestino. Dicono di essere per Musk e Milei ma il loro mito è Renatino da Venezia, in arte Brunetta. Noi lo avevamo detto, ricordate?". Così Matteo Renzi nella sua e-news.


"Viene scarcerato un torturatore di donne, un violentatore di bambini per scelta del governo. La Meloni che aveva giurato di dare la caccia ai trafficanti di uomini scappa dall'Aula e non si presenta. Lei va solo da Porro e da Vespa. Parlamento umiliato e deriso dalla Presidente che scappa e tutti fanno finta di nulla". Così Matteo Renzi nella sua e-news

"Sul piano politico sarebbe bello discutere di proposte e di problemi veri. Per esempio se date un occhio al profilo Instagram di Italia Viva trovate un dato devastante: l'Italia ha perso 750.000 under 35 in dieci anni. Nel 2014 c'erano quasi 13 milioni di ragazzi tra i 15 e i 35 anni. Ora sono appena sopra i 12 milioni. In parte la denatalità, in parte la fuga all'estero: non siamo competitivi sui salari di ingresso, non aiutiamo ad acquistare casa, non garantiamo carriere veloci. Torneremo su questi temi all'evento Bastage che stiamo organizzando con Massimo Ungaro e tanti ragazzi delle scuole di formazione Meritare l'Europa. Ma questo è IL TEMA. L'Emigrazione è il primo problema del Paese, molto più dell'Immigrazione". Così Matteo Renzi nella sua e-news. 

"Notizie riservate di Palazzo Chigi - ufficio del sottosegretario Mantovano - vengono sapientemente e tempestivamente trasmesse, come veline, a un Tg della Rai allo scopo di far passare in cattiva luce un magistrato perché ha indagato sul governo. Servizio pubblico, anzi servizietto pubblico. Tutte le sere Vespa continua a fare il portavoce della Meloni davanti a cinque milioni di italiani. E nessuno può dirgli nulla perché la Vigilanza Rai non si riunisce più. La maggioranza non permette il funzionamento dell'istituzione di garanzia democratica del servizio pubblico", conclude Renzi. 

 

LEGGI LE NOTIZIE DI POLITICA