Politica

Altre accuse all'ex ministra Trenta: scoppia il caso degli encomi ai militari

Elisabetta Trenta, ex ministra della Difesa, attribuì al personale militare ben 80 ricompense per lodevole comportamento. Il sindacato: "Verificare motivazioni"

Altre accuse all'ex ministra Elisabetta Trenta: scoppia il caso degli encomi ai militari. ​​​​​​Secondo quanto risulta dall’attività di indagine difensiva svolta dall’avvocato Giulio Murano del Foro di Roma nell’interesse del Segretario Generale del Sindacato dei Militari, Luca Marco Comellini, indagato per diffamazione a seguito di una querela, l'ex ministra della Difesa nel corso del suo mandato  attribuì al personale militare ben 80 ricompense per lodevole comportamento. L’azione dell’ex ministra Trenta- rivela il sindacato dei Militari- prese spunto da alcune notizie di stampa riguardanti gli “Encomi” che la stessa tributò ai suoi collaboratori e ad altri militari prima di cedere l’incarico all’attuale titolare della Difesa, l’On. Lorenzo Guerini.

Comellini nell’occasione, con un chiarissimo comunicato- riporta il sindacato dei Militari- si limitò a riportare la notizia e chiedere al ministro Guerini di voler fornire urgenti chiarimenti sui criteri e le motivazioni adottati dall’ex ministra Elisabetta Trenta, alla luce dell’articolo 1462 del decreto legislativo 66/2010 con il quale il legislatore ha dettato le regole per la concessione degli encomi e delle altre ricompense al personale militare.

A seguito delle indagini difensive svolte dall’avvocato Murano, il sindacato dei Militari si impegna a verificare la correttezza della motivazione adottata dall’ex ministra per tributare ogni encomio solenne che dovrà, necessariamente, essere riconducibile al compimento di un atto eccezionale come richiede espressamente la norma e la vigente circolare attuativa.