Politica
Anteprima: tutti i nomi della squadra di governo di Salvini
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Matteo Salvini pensa in grande. E ragiona già da candidato premier, convinto che il prossimo anno - nonostante le parole di Matteo Renzi - si andrà alle elezioni politiche ancitipate. Il leader della Lega, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, starebbe già preparando una squadra di governo forte e autorevole. Un mix tra esperienza e rinnovamento. L'uomo più importante e la figura chiave del governo Salvini sarà (o sarebbe) certamente Giancarlo Giorgetti, la mente del Carroccio.
Per l'ex delfino di Umberto Bossi è pronto il ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Ovvero il ruolo ricoperto da tanti anni da Gianni Letta con Silvio Berlusconi premier. Al ministero dell'Interno Salvini vuole un fedelissimo e in pole position ci sarebbe il capogruppo al Senato Gianmarco Centinaio, volto nuovo di Via Bellerio e pavese doc. In Via XX Settembre, sede del ministero dell'Economia, l'ipotesi più probabile è quella di Claudio Borghi Aqulini, responsabile economico della Lega, con l'economista anti-euro Alberto Bagnai consigliere economico di Palazzo Chigi. Armando Siri (responsabile economico di NoiConSalvini) potrebbe ricoprire il ruolo di ministro dell'Agricoltura o delle Infrastrutture. Altro leghista alla Difesa e il vero colpo di scena che ha in mente il segretario leghista è l'italo-nigeriano Tony Iwobi, responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione del Carroccio.
Ma il governo Salvini non può essere monocolore leghista, ovviamente. Ed ecco che agli Esteri andrebbe Raffaelle Fitto, considerando soprattutto gli ottimi rapporti del leader dei Conservatori e Riformisti con Downing Street e il governo britannico di David Cameron. All'Istruzione si pensa a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. Gli ex aennini avrebbero anche i rapporti con l'Unione europea con l'ex europarlamentare Carlo Fidanza, stimatissimo non solo da Salvini. C'è poi Forza Italia, o almeno quella parte degli azzurri che non sceglierà di tornare con Angelino Alfano e quindi tra le braccia di Renzi e del suo Pd.
Al Welfare-Lavoro si fa il nome della biondina terribile, la consigliera di zona di Milano Silvia Sardone, volto nuovo dei berlusconiani. Alla Sanità potrebbe andare Raffaele Cattaneo, ex sindaco di Pavia e altra faccia della nuova Forza Italia. Per lo Sviluppo Economico circola il nome di Renato Brunetta, capogruppo azzurro alla Camera e certamente tra i più anti-Renzi del partito dell'ex Cavaliere. Come presidente della Camera, infine, Salvini vorrebbe una donna e le ipotesi sono due: o Mariastella Gelmini o Stefania Prestigiacomo. Il Senato, se si vota dopo le riforme istituzionali, avrà regole diverse. Se invece si votasse prima, a Palazzo Madama dovrebbe andare un leghista: o l'ex ministro Roberto Calderoli o il vice-segretario di NoiConSalvini il senatore Raffaele Volpi.