Politica

Autostrade, Margiotta (Pd): "Ci sono passi in avanti, un errore dividersi"

Autostrade sembra aver accettato tutte le condizioni poste dal governo: "Mi pare che ci siano dei chiari passi in avanti rispetto alla proposta, presentata nei mesi scorsi" dice Salvatore Margiotta, del Pd, sottosegretario alle Infrastrutture in un'intervista a Repubblica. "Ora la ministra De Micheli e' al lavoro con i tecnici in vista di una decisione che dovra' essere corale. Sarebbe un errore se i partiti della maggioranza si dividessero su una questione cosi' delicata" aggiunge. Per il Pd "sono aperte entrambe le opzioni: o la revoca o la revisione radicale della concessione. Insieme all'affermazione di un principio non negoziabile, ovvero che chi ha nuociuto non nuoccia piu'".

Per Margiotta si deve badare tutti insieme "all'interesse pubblico". E' convinto che "il consiglio dei ministri sapra' prendere, in scienza e coscienza, la decisione migliore". In caso di revoca della concessione oltre al rischio per lo Stato di una penale di 7 miliardi e un lunghissimo contenzioso, ci sarebbe anche "la difficolta' di sostituire un concessionario in corsa, le ricadute sull'occupazione e sull'azionariato anche minuto".

Comunque "resta fermo il fatto che chi ha sbagliato deve pagare, sono morte 43 persone. Quindi il governo dovra' valutare, senza posizioni pregiudiziali, se la proposta di Aspi sia sufficiente a rispettare questo principio inderogabile". Il M5s vorrebbe i Benetton fuori dal controllo di Aspi ma "l'unica strada per ottenere l'estromissione di Atlantia e' che un privato o fondi pubblici ne comperino le quote. Sarebbe pero' un paradosso, e una grave ingiustizia, che la vicenda si concludesse con lo Stato che da' i soldi ai Benetton per rilevarne la partecipazione societaria".

L'aumento di capitale di Aspi, e conseguente fortissima diluizione di Atlantia nella societa', sembra una strada "piu' ragionevole". In caso di revoca e "in attesa di fare una gara non puo' che essere lo Stato a rilevare la concessione e dunque Anas che e' la societa' pubblica che si occupa di strade" e i 7 ,mila dipendenti di Aspi "dovrebbero essere assunti da Anas".