Politica
Europarlamento, chi sono gli assistenti. Stipendio fino a 7mila euro al mese

Figure finite nella bufera per lo scandalo Qatar
Non è necessaria la laurea per fare l'assistente
Una carica molto ambita in particolare dai giovani: diventare assistente di un parlamentare europeo. La figura è diventata attualissima in questi giorni con lo scandalo delle tangenti del Qatar legate ai mondiali di calcio che ha travolto l'eurocamera e in particolare il gruppo dei socialisti. Quello dell'assistente di un parlamentare Ue è il ruolo tra i più ambiti per i ragazzi che approdano a Bruxelles in cerca di lavoro. Per ricoprire questo ruolo serve un master in studi europei nella capitale belga o al Collegio d'Europa di Bruges, ma i background possono essere diversi e non è necessariamente richiesta la laurea per fare l'assistente.
È a discrezione dell'eurodeputato scegliere i propri collaboratori in base alla fiducia riposta nella persona, all'impegno dimostrato in campagna elettorale, alle competenze rispetto alle Commissioni affidate al deputato, all'esperienza maturata nelle istituzioni europee, alla conoscenza delle lingue straniere (l'inglese è un pre-requisito, ma serve almeno un'altra lingua europea scritta e parlata in modo corretto, preferibilmente francese o tedesco). L'assistente può avere un ruolo di segreteria e gestione dell'ufficio o di consulenza politica. Ma che cosa attrae questi giovani, che spesso hanno un curriculum di tutto rispetto e che devono scegliere di vivere per un periodo a Bruxelles? In genere vedono questa esperienza in modo temporaneo. C'è, però, anche chi sceglie di rimanere per due o tre mandati, quindi, per dieci o quindici anni.