Politica
Autonomia, la Lega avverte il M5S: "In vigore al massimo entro Natale"
Intervista di Affaritaliani.it al capogruppo alla Camera della Lega Riccardo Molinari
Province e autonomia regionale. Non c'è pace nella maggioranza. Che cosa succede?
"Mi fa piacere se si discute di province e di autonomia perché vuol dire che il dibattito torna sui temi concreti. Sapevamo che sulle province le idee tra noi e i 5 Stelle erano diverse e infatti il contratto non tocca questo argomento. La nostra posizione è chiara: siamo sempre stati contro la riforma Delrio e vorremmo che le province tornassero ad essere enti elettivi. Un fatto è chiaro, però, Di Maio non può ignorare il problema. Le province sono state spogliate di risorse e di legittimazione democratica ma devono comunque erogare servizi, non si può far finta che non ci sia il problema. Noi chiediamo che tornino elettive come prima, anche se probabilmente si possono accorpare, ma devono restare anche perché gli italiani così si sono espressi con il referendum costituzionali. Sull'autonomia c'è poco da dire: il vincolo è il contratto di governo e i 5 Stelle si sono impegnati a realizzarla. Non possiamo accettare ulteriori ritardi e il M5S non può chiamarsi fuori".
Però i 5 Stelle dicono che serve un passaggio parlamentare e così si rischiano le calende greche...
"Passaggio parlamentare? Bisogna capire come. Essendo un accordo tra governo e Regioni il Parlamento può solo ratificarlo o no, come accade nei trattati internazionali o con le confessioni religiose. Va bene la discussione parlamentare, ci può stare, ma non sarà possibile emendare il contenuto dell'intesa".
Quando sarà effettiva e in vigore l'autonomia? Fino a quando potete aspettare?
"Gran parte dell'intesa è stata trovata, spero che diventi realtà entro la fine dell'anno, sotto l'albero di Natale. Anche prima, se possibile, ma quantomeno entro la fine dell'anno".
E se così non fosse?
"Credo che Lega prenderà così tanti voti alle Europee del 26 maggio che avrà ancora più forza contrattuale per far rispettare l'accordo sull'autonomia".
Però Zaia parla apertamente di crisi di governo...
"Non credo che ci sarà la crisi perché l'autonomia si farà visto che il M5S si è impegnato. Poi se non volesse più rispettare i patti e il contratto di governo ne trarremmo le conseguenze".
Cioè?
"Mi pare ovvio... comunque lo lascio alla libera interpretazione dei lettori".
Come fa la Lega a parlare di autonomia regionale e ad allearsi alle Europee con partiti centralisti come gli spagnoli di Vox o i francesi della Le Pen?
"A dire il vero ognuno corre da solo alle elezioni e solo dopo si fanno le intese. Personalmente su molti punti mi trovo distante dalle posizioni di Vox e della Le Pen, ma è così anche con i 5 Stelle e questo non ci impedisce di governare insieme. L'obiettivo è riformare i trattati e avere una Commissione Ue decisamente diversa da quella Juncker, se Vox e la Le Pen possono aiutarci ben venga. Così come il M5S ci sta aiutando a riformare questo Paese, ad esempio su immigrazione e pensioni con quota 100, nonostante su diversi temi non la pensiamo allo stesso modo".
La Flat Tax si farà o no?
"E' stata inserita nel Def votato dal Parlamento e quindi le Camere hanno dato mandato al governo di realizzarla. Non posso dire ora come verrà fatta ma sicuramente ci sarà nella Legge di Bilancio per il prossimo anno un ampliamento dei beneficiari della tassa piatta".
Magari con l'aumento dell'Iva selettivo?
"Non è all'ordine del giorno. La nostra idea è che, come previsto nella risoluzione di maggioranza approvata in Parlamento, l'Iva non aumenti. E non ci sarà nemmeno un incremento selettivo".