Ballottaggi, ribaltone a Terni dopo 20 anni: vittoria del leghista Latini
Terni, 5 anni fa la Lega non esisteva: ora il leghista Leonardo Latini ha vinto il derby giallo-verde
È un vero e proprio ribaltone quello avvenuto in Umbria dove Terni, Spoleto e Todi passano in blocco al centrodestra. A Terni il derby giallo-verde è stato vinto dal leghista Leonardo Latini. Al primo turno aveva sfiorato la vittoria con un 49,22% con una coalizione: Lega, Forza Italia, Giorgia Meloni per Latini, Terni Civica e Popolo della Famiglia per Latini.
Il neo sindaco Latini, 44 anni, avvocato civilista, sposato con Valeria hanno da poco avuto un bambino nato il 20 ottobre scorso. La rocca forte rossa amministrata dal centro sinistra oggi in mano al centro destra a trazione Lega. Cinque anni fa, a Terni la Lega non esisteva, la sua percentuale tendeva allo zero per cento, da solo Latini ha portato la Lega a 29% risultando il primo partito della città.
“Abbiamo saputo interpretare le richieste e l’esigenza dei cittadini ternani. La vittoria di Terni è importante per arrivare in Regione - ha detto il neo sindaco Latini che ha vinto con 63,24%. Latini è leghista che ha adottato la politically correct, nei vari confronti, ha mai alza la voce, mai una parola fuori posti anche con i contendenti. Non è il solito leghista aggressivo o sopra le righe cita spesso San Benedetto nei suoi interventi. Ha un fair play comparabile a quello di Pierre de Coubertin.
Dunque l’Umbria il cuore verde dell’Italia sempre stata una regione fortino della sinistra; una delle cosiddette regioni rosse insieme a Toscana ed Emilia Romagna oggi è sempre verde ma con il simbolo del Carroccio.
A pensare che pochi mesi fa Leonardo Latini era sconosciuto da grande parte dei ternani, con suoi modo di fare felpato ha conquistato il cuore della città di San Valentino. Terni, 120 mila abitanti la città per eccellenza operaia, dove i dipendenti della Thyssen Krupp decidevano con loro voto chi doveva amministrare la città, invece oggi hanno consegnato le chiavi della città all’avvocato civilista Latini nella speranza che farà meglio dei suoi predecessori di sinistra. La multinazionale AST specializzata nell’acciaieria speciale fondata nel 1884 da Benedetto Brin, si è vista perdere molti operai negli anni ’70 aveva più di 10 mila oggi solo 2375 dipendenti, spera proprio che Latini possa rilevare la sfida della crisi economica, sociale, i problemi della sicurezza e fare crescere l’economia della conca ternana e tornare competitiva.