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Politica
Berlusconi, Forza Italia addio. La mossa (disperata) anti-Salvini

Il raduno di Pontida di domenica scorsa e gli ultimi sondaggi che danno la Lega addirittura primo partito oltre il 30% hanno impresso un'accelerazione ad un progetto che Silvio Berlusconi aveva in mente da tempo. Ovvero trasformare, in tempo per le elezioni europee di fine maggio 2019, Forza Italia in un nuovo soggetto politico che, stando alle indiscrezioni raccolte da Affaritaliani.it, dovrebbe chiamarsi Popolari Italiani in quanto emanazione diretta del Partito Popolare Europeo. "Se andiamo avanti così Salvini alle Europee prende il 40% e noi il 2", ha confidato l'ex Cavaliere ai suoi più stretti collaboratori. L'obiettivo di Berlusconi è quello di rimarcare nettamente le differenze e le distanze con il Carroccio e, non a caso, sul decreto Dignità gli azzurri sono partiti a testa bassa attaccando l'esecutivo Conte (e non solo i 5 Stelle stavolta). L'operazione non sarà certo facile, visto che Salvini ha il vento in poppa, ma qui ne va della stessa sopravvivenza del soggetto politico inventato nel 1994 che in passato ha già cambiato nome in Popolo della Libertà, prima di ritornare ad essere Forza Italia. La speranza dell'ex premier è che nei prossimi mesi, sia sul fronte immigrazione che su quello economico-fiscale, il governo, e quindi la Lega, trovino qualche problema che possa così rilanciare l'opposizione moderata.

Popolari Italiani serve proprio per scavare un solco con il Carroccio che, in vista del voto per l'Europarlamento, ha in mente la Lega delle Leghe con Marine Le Pen e gli altri movimenti sovranisti del Vecchio Continente. E la presenza di Orban e della Csu bavarese nel Ppe consintirebbe a Berlusconi di poter affermare agli elettori di non essersi appiattito su Angela Merkel. Ma c'è anche un altro dietro le quinte della mossa dell'ex Cav. Secondo altri rumor l'ipotesi, in prospettiva, sarebbe quella di organizzare un rassemblement moderato ed europeista per le elezioni in Italia (che potrebbero esserci ben prima del 2023) con il Pd o quantomeno con la parte renziana dei Dem, ovviamente in chiave anti-populisti (Lega-M5S). Una sorta di nuovo Patto del Nazareno che questa volta nasca dall'opposizione a Conte. Per portare a termine l'operazione Popolari Italiani, Berlusconi vuole svecchiare completamente il partito. Dentro facce nuove, giovani, molte donne e per diversi, storici, big azzurri verrebbe il momento della pensione (e del cambio di mestiere). In quest'ottica non è nemmeno esclusa, però, una scissione in Forza Italia. Fette importanti del partito, che fanno capo a Giovanni Toti, intervenuto a Pontidi, potrebbero opporsi e fondare un loro movimento vicino alla Lega.

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