Politica
Bertinotti, dall'abuso d'ufficio al garantismo: il radical chic elogia Meloni
"Fausto il Rosso", ovvero Bertinotti, non si rassegna alla pensione e colpisce ancora. Il capolavoro di incoerenza dell'Ultimo Dinosauro della Sinistra
In verità la sinistra è stata garantista solo per se stessa mentre con gli altri è stata manettara e giustizialista, tanto che poi l’unico partito che si salvò da Mani Pulite fu proprio il PCI mentre PSI e DC furono annientate. Ma questo Fausto il Rosso non ama ricordarlo. La sua è una prosa melliflua e rotonda che grazie alla sua “erre moscia capalbiana”, avvoltola, irretisce e concupisce. (Ne abbiamo parlato qui: clicca il link).
Bertinotti, Pifferaio Rosso, è un darwiniano politico. Una volta caduto il PCI insieme al Muro di Berlino è riuscito a costruirsi il “Muretto dei Parioli” (il quartiere dei ricchi dove lui naturalmente abita), cioè Rifondazione Comunista. Roba d’arte fine, da intenditore, d’artigiano della politica. Attrezzi? Demagogia, faccia tosta, cashmere, tanto Capalbio ed erre moscia e il gioco è fatto. Ora, l’Ultimo Dinosauro della Sinistra, riesce nel suo capolavoro di incoerenza elogiando Giorgia Meloni e la destra. Siamo contenti che si sia accorto come stanno le cose, forse un po’ tardivamente, ma come diceva il maestro Alberto Manzi: “Non è mai troppo tardi” e per i suoi fan “non si è mai troppo tordi”.