Politica

Lega-Borghi: "Tagliare il bilancio dell'Ue. L'euro resta una moneta sbagliata"

Alberto Maggi

Video-intervista di Affaritaliani.it al responsabile economico della Lega Claudio Borghi

Ridurre il bilancio dell'Unione europea, così l'Italia ne trarrà un vantaggio essendo un contribuente netto. E' la proposta che il presidente della Commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi lancia con una video-intervista ad Affaritaliani.it, realizzata nel cortile di Montecitorio.

Quella delle elezioni europee del 26 maggio "sarà la sfida più importante, perché da quel voto dipenderà se l'Unione europea cambierà impostazione rispetto all'attuale politica fallimentare dell'austerità e delle regole di bilancio verso un nuovo paradigma. E per spiegarlo in modo semplice dico che l'unica cosa che certificherà il nostro successo è se lo guideremo noi, perché non possiamo più sperare che il cambiamento dell'Europa arrivi da altri", afferma il responsabile economico della Lega.

"In secondo luogo - spiega Borghi - occorre capire se si riesce a passare da un paradigma deficit zero, che è quello che ha guidato fino adesso l'Europa, al sistema di disoccupazione zero. Se sarà così, vuol dire che avranno veramente capito che si cambia. Non sarà semplice, ma bisogna riuscirci. Nel frattempo - ed ecco la proposta dell'esponente della Lega - quello che suggerirei è questo: visto che vigono i vecchi sistemi e visto che il bilancio europeo ci vede contributori netti, dovremmo partecipare al dialogo per la formazione del nuovo bilancio non chiedendo un bilancio più grande per l'Unione europea bensì un bilancio più piccolo. Dovrebbe essere interesse dell'Italia stare dalla parte di quei Paesi, e ce ne sono, che richiedono un minor bilancio da parte dell'Ue. Il discorso è molto semplice: se noi siamo contributori netti significa che paghiamo dieci e riceviamo cinque, se il bilancio si riduce noi pagheremo cinque e riceveremo 2,5. Nel caso attuale abbiamo cinque in meno, nel caso di un bilancio più piccolo avremmo 2,5 in meno. Quindi avremmo 2,5 in più che ci sono rimasti in tasca per poter gestire le nostre situazioni interne".

Nel 2014 Borghi e Salvini fecero il 'bastaeurotour'. L'euro è ancora una moneta sbagliata? "L'euro è sempre una moneta sbagliata", spiega Borghi. "Il problema però è che per smantellarla è molto complicato. In Italia non c'è il consenso per farlo perché, come è noto, il contratto di governo non prevede nulla sulla moneta. Però è una moneta che, come abbiamo già sperimentato in passato, crea problemi e già il fatto che esista lo spread fa capire quanto sia disfunzionale. All'interno di una'area con una moneta unica non dovrebbe esistere lo spread. Ci sono molte cose da aggiustare e l'unica maniera possibile per poter cambiare l'Europa è cogliere al volo quest'opportunità incredibile che questo cambiamento lo guidiamo noi. Allora sì mi posso fidare".

Salvini presidente della Commissione europea, sogno o ipotesi reale? "E' proprio quello che si diceva, se fossimo in grado di guidare noi questo processo di cambiamento sarebbe l'unica garanzia di un buon risultato. E chi meglio di Salvini, perché no", conclude Borghi.