Politica

Calenda a Meloni: "Pronti ad aiutare". La contro-manovra del Terzo Polo

Calenda: "Manovra estremamente lacunosa. Dei 35 miliardi previsti, gli ultimi 15 dove li trovano?"

Calenda: "La promessa di abolire la Fornero si è trasformata in un intervento idiota"

"Chiediamo un incontro a Meloni" perché è una "manovra estremamente lacunosa. Noi abbiamo una contromanovra con più investimenti, più welfare e meno mance. Lei è nuova nel ruolo e credo vada aiutata, non solo contestata. Noi siamo disponibili". Il leader di Azione Carlo Calenda critica la Legge di Bilancio del governo Meloni ma apre a un incontro per collaborare con la premier.

"Oggi presentiamo la nostra contromanovra: idee concrete per impegnare le risorse a parità di fondi. Il giudizio complessivo sulla manovra è che e' una grande presa in giro per elettori della destra. Tutte le promesse elettorali sono state disattese". Lo ha detto in conferenza stampa al Senato il leader di Azione Carlo Calenda. Secondo cui, le misure sulle pensioni su cui ha puntato Berlusconi si concretizzeranno in "6 euro al mese'. La 'promessa di abolire la Fornero' si è trasformata in un intervento idiota. Non ci sono investimenti industriali. Non c'è niente", ha aggiunto. "Dei 35 miliardi della manovra gli ultimi 15 dove li trovano? La pressione fiscale aumenterà. L'unico governo in cui non è avvenuto è il governo Renzi".

"Avevano detto 'aboliamo il Rdc' e poi non sanno come farlo. Allora io chiedo a Meloni, se è così, che hai fatto all'opposizione?. Cancellazione del Rdc a favore di reddito di inclusione potenziale; riforma sistemica del fisco, family act' .Il Terzo polo, che ha illustrato la sua controproposta di manovra in una conferenza stampa a cui hanno preso parte tra gli altri Luigi Marattin, Mariastella Gelmini e Elena Bonetti, nel documento divulgato durante la conferenza stampa spiega: "Il reddito di cittadinanza nel 2021 è costato circa 8,4 miliardi di euro e ha coinvolto 2,5 milioni di persone. La componente di politiche attive ha largamente fallito: solo il 42,5% delle persone abili al lavoro sono prese in carico dai centri per l'impiego. Solamente il 10% degli abili al lavoro (senza già un'occupazione) trova lavoro".

Le proposte per tutti i percettori ("il 38% non abili al lavoro, il 62% abili") sono di "far gestire il RdC dai comuni in linea con quanto previsto dal Rei (inclusa la fase di accesso al beneficio); spostare la componente del RdC relativa ai figli sull'assegno unico; togliere il sussidio agli under 40 senza figli; abilitare le agenzie private per il lavoro a formare e trovare lavoro ai percettori; prevedere incentivi non economici per cercare lavoro (come la riduzione dell'importo dopo 1,5 anni senza lavoro)". E ancora: "Prevedere un'imposta negativa temporanea per i percettori che trovano lavoro e ri-potenziare i voucher; adeguare il sussidio alle diverse soglie di povertà territoriali".

GUARDA IL VIDEO