Politica

Camera, Fontana: "Le sanzioni alla Russia sono un boomerang. Scelta sbagliata"

Il neo presidente di Montecitorio ribadisce la sua posizione aprendo un nuovo fronte di polemica nella futura maggioranza

Camera, Fontana: "La popolazione russa è abituata a soffrire, noi meno"

Il governo di centrodestra non è ancora operativo ma già ci sono crepe nella futura maggioranza. Come se non bastasse lo scontro Meloni-Berlusconi con le dichiarazioni del leader di Forza Italia che ha dichiarato di aver riallacciato i rapporti con Putin, arrivano anche le parole del neo presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla Russia. La condanna dell’aggressione è netta, - si legge sul Corriere della Sera - probabilmente più forte di quelle che erano venute da altri esponenti leghisti nei primi mesi della guerra. Ma sulle sanzioni non arretra. E l’opposizione, anche dopo le parole di Berlusconi, va all’attacco: "Con questa maggioranza un pericoloso spostamento dell’Italia verso posizioni ambigue sulla Russia", dice Enrico Letta, mentre Giuseppe Conte denuncia la "luna di miele con Putin".

La linea di Fontana - prosegue il Corriere - rimane quella che aveva avuto incarnazione plastica in una maglietta indossata nel 2014 da lui, da Matteo Salvini e dallo scomparso Gianluca Buonanno nell’aula del Parlamento europeo: "No alle sanzioni alla Russia". Otto anni più tardi, il neo presidente, intervistato da Vespa a Porta a Porta resta convinto che occorra "fare attenzione con le sanzioni perché se diventano un boomerang, noi potremmo trovarci in grave difficoltà". Per esempio, a causa "della questione del grano che potrebbe portare a gravi carestie e a un’ondata di immigrazione da Africa e Medio Oriente". Insomma: "Potrebbe essere un’arma usata da Putin per sconfiggere l’Europa". Anche se l’aggressione dell’Ucraina "ha precluso alla Russia tanti legami con l’Europa, oltre che con gli Stati Uniti".