Politica
Casini al Colle, così Renzi vuole isolare il M5S e spaccare il Pd
Il nome dell’ex presidente della Camera potrebbe unire Iv, centrodestra e parte dei dem. Il "sogno del Quirinale" non sembra essere un mistero
Casini al Colle, il piano di Renzi su M5S e Pd. Se Mattarella dovesse rifiutare il bis
In tema di Quirinale il dibattito incalza e si iniziano a testare i primi nomi. Una fonte del Pd qualche giorno fa ha contattato La Stampa dopo aver letto l’articolo che riferiva delle prime manovre in vista del semestre bianco che a inizio agosto lancerà la sfida per la Presidenza della Repubblica 2022. Tra i candidati, riporta La Stampa, nella rosa dei più papabili elencati veniva citato l’attuale presidente Sergio Mattarella, l’attuale premier Mario Draghi, e la ministra della Giustizia Marta Cartabia.
Ma tra i nomi, già trapelato nei mesi scorsi, spunta anche quello di Pier Ferdinando Casini, rivelando che la discussione coinvolge anche i partiti del centrodestra. A confermare che Casini è in gioco è una fonte di Forza Italia che fa presente l'ipotesi di Casini al Colle in caso di rifiuto da parte di Mattarella per un mandato bis.
E sembrerebbe sia "la carta che intende giocarsi Matteo Renzi" insieme alla "carta" Cartabia. La scelta di Casini potrebbe isolare il M5S, spaccare il Pd, e indebolire ulteriormente l’alleanza giallorossa. Come ha dimostrato scatenando la crisi che ha portato alla caduta del governo Conte II e a Draghi a Palazzo Chigi, Renzi ha imparato a usare a suo vantaggio l’aritmetica parlamentare e gli interessi non sempre convergenti di deputati e senatori. "Casini avrebbe il ruolo di outsider tipico del canone quirinalizio. Ed è anche l’anello di congiunzione tra centrosinistra e centrodestra".
Con lo scudo crociato dei nostalgici della Dc sul petto ha prima vissuto la nascita della coalizione plasmata da Silvio Berlusconi e poi subito la fatwa dell’ex Cavaliere. Il salto arriva nel 2018 quando Renzi lo candida nelle liste del Pd e viene eletto al Senato. Oggi siede tra le fila del gruppo delle Autonomie e si è ritagliato il ruolo del vecchio saggio che osserva e commenta le nuove leve.
Ma il suo "sogno del Quirinale", che affaritaliani.it aveva previsto da tempo, sembra non essere un mistero, tradito da qualche battuta che Casini si sarebbe "fatta scappare, come quando disse di considerare 'irritante' per Mattarella l’ipotesi di una rielezione. O quando, a chi gli profetizzava un passaggio di Draghi direttamente da Palazzo Chigi al Quirinale, commentò: 'A me non resta che andare in vacanza'.