Politica

Catasto, prova di forza del governo: la riforma fa infuriare (alcuni) partiti

La riforma del catasto diventa il muro da scalare per la delega fiscale, il cui approdo, nell'Aula della Camera, è previsto per il prossimo 28 marzo

L'Esecutivo non ha usato mezze parole per difenderla: l'articolo 6 del testo "è dirimente e se non viene approvato si ritiene conclusa l'esperienza di governo"

Lo avrebbe detto il sottosegretario al Mef Cecilia Guerra. Di "traverso" si è messa soprattutto la Lega che ha presentato un emendamento sopressivo dela norma. E dopo lo stop ai lavori della commissione per riunire l'ufficio di presidenza si è deciso di aggiornarsi a una nuova convocazione. Un tempo necessario a trovrae una mediazione.  Da pontiere, per il Centrodestra, sta lavorando Forza Italia, ritenendo fra l'altro che non sia questo il momento di far cadere il governo.

L'ipotesi sul tavolo, scrive l'agenzia di stampa Agi, è quella di trovare il modo per mettere nero su bianco che la nuova mappatura degli immobili non deve portare alcun aumento di tasse per i cittadini da qui al 2026 e che, se mai di questo si dovesse riparlare fra quattro anni, qualsiasi decisione debba passare necessariamente attraverso un voto del Parlamento. Resta da capire se il Carroccio, di fronte a questa possibile soluzione, accetterà di ritirare la sua proposta di abolire la norma.     

"Se ne occupano i gruppi parlamentari. Il mondo fibrilla sul nucleare, se noi fibrilliamo sul catasto... Spero che il governo non fibrilli sul catasto", ha detto stamane il segretario leghista Matteo Salvini in  attesa della riunione della commissione Finanze della Camera. Certo, poi, la presa di posizione dell'Esecutivo non ha lasciato indifferenti le forze politiche, a cominciare proprio dal Carroccio: "Gravissimo l'aut-aut della sottosegretaria al Mef, Cecilia Guerra.

"Minacciare la crisi di governo qualora non si approvasse cosi' com'e' la riforma del catasto e' da irresponsabili. Il Parlamento ha tutto il diritto di discutere e presentare emendamenti laddove non ci sia convergenza sul provvedimento. Mentre c'e' un conflitto in pieno corso in Ucraina e il costo dell'energia e' alle stelle, non ci sembra questo il momento di ricorrere alle maniere forti e di portare il dibattito allo scontro istituzionale. Peraltro, lo stesso governo e diversi gruppi di maggioranza hanno gia' riconosciuto l'inutilita' di un intervento di riforma del catasto se la finalita' e' solo quella di una mera indagine statistica per scovare gli immobili-fantasma. Il ricatto conferma il dubbio che ci siano dietro altre logiche, come quella di tassare la casa", hanno sottolineato i capigruppo nelle commissioni Bilancio e Finanze Massimo Bitonci e Giulio Centemero, il vicepresidente della VI commissione Alberto Gusmeroli a nome di tutti i parlamentari.