Politica
Concita e il grido di dolore: il Pd fa piangere pure i radical chic
Giornalista ed ex direttrice de L'Unità, Concita De Gregorio interviene duramente su "La Stampa" contro il Pd
Concita come Benito? Chi è stato di sinistra a un certo punto si stanca e passa a destra come Pasolini. Benvenuta Concita
Concita De Gregorio è una giornalista che è l’emblema della sinistra, tanto che è stata anche direttrice dell’Unità, come del resto Benito Mussolini è stato il direttore de l’Avanti! cioè il quotidiano rivoluzionario socialista in cui allora c’andava giù duretto contro borghesi, clero e capitalismo.
Certo non vogliamo dire che i due si assomiglino, ma solo che chi è stato veramente di sinistra ad un certo punto si rompe gli zebedei è transita dalla parte opposta, anzi nel caso del Duce la fonda proprio. E questo perché qualsiasi persona intellettualmente onesta -ma anche solo onesta va bene e sarebbe già tanto- sa benissimo che la sinistra è il Regno dell’Ipocrisia, la Repubblica della Menzogna, e l’Isola dell’Eterogenesi dei fini.
Per carità disonesti ce ne sono ovunque, ovviamente anche a destra, ma almeno non si professano Verginelle Santissime del Sacro Ordine delle Mammoline Oblate. E Concita, che nella sinistra rappresenta un’eccezione anche perché è una delle poche donne belle ed intelligenti, queste cose le ha capite bene. E non credo che si tratti di una purtroppo fisiologica transumanza italiana, ma deve essersi proprio rotta gli attributi che non ha. E la comprendiamo bene, anzi molto bene.
Così il suo intervento su La Stampa non è solo liberatorio, ma addirittura è catartico, è palingenetico, è l’espressione gioiosa di una donna di sinistra, una intellettuale, che ha capito la verità. Folgorata sulla via di Mostacciano, ardiremmo dire. Anzi la verità l’aveva capita da tempo, diciamo che ora ha avuto il coraggio di esplicitarla, complice due eventi: il marasma in cui versa il suo (?) partito di riferimento, il Pd, e l’obbrobrio che la sinistra ha inscenato a Sanremo, tra distruzioni di palchi, rapporti omosessuali mimati (?) e baci in bocca carpiati.