Politica
Conte uomo del Pd, Schlein barricadera M5s: a sinistra si scambiano i ruoli
Le continue batoste elettorali mettono in crisi dem e grillini: Giuseppe Conte sempre più vicino al Pd, mentre Elly Schlein si atteggia da pentastellata
Resta il fatto è che il Pd e il Movimento Cinque Stelle, che prima si odiavano con Grillo che li chiamava “Pdl –l”, sono in totale confusione e continuano a perdere colpi tanto fa far pensare: “Ma non è che questi hanno sbagliato tutto e in realtà la Schlein dovrebbe guidare il Movimento e Conte il Pd?”.
In fondo è una deduzione che ha il pregio della logica e di una freschezza deduttiva fulminante. Giuseppe Conte che, ricordiamolo, esordì nel 2018 come Presidente del Consiglio governo giallo – verde come “avvocato del popolo”, proviene dal Pd, almeno come elettore come lui stesso ha confermato e c’è anche un aneddoto di Matteo Renzi esemplificativo in tal senso in una intervista velenosa concessa a Vanity Fair nel 2018: "Conte me lo ricordo – racconta Renzi - quando ci mandava i messaggini tutto contento e entusiasta delle riforme che facevamo, della Buona Scuola, del referendum. A suo tempo, nel 2015 aveva tutta un'altra posizione sullo sforzo riformatore del governo Renzi. È legittimo cambiare idea, specie se ti offrono incarichi importanti. Io penso che le idee valgano più delle poltrone".