Politica
Coronavirus e Lega inguaiano la Santelli. Il cdx calabrese è nel caos
CALABRIA, LEGA DIVISA MA IL TEMPO STRINGE PER LA GIUNTA. LA SANTELLI SI RIVOLGE A SALVINI
Coronavirus e Lega, in Calabria è stallo sulla giunta
Il faticoso varo della giunta regionale in Calabria, a circa un mese e mezzo dalle elezioni, è nelle mani di Matteo Salvini. Se la governatrice Jole Santelli non è ancora riuscita a formare il suo Esecutivo, infatti, il motivo sta in una netta divisione che percorre la Lega, dove da una parte c'è la corrente ''nazionale'', incarnata dal segretario regionale Cristian Invernizzi, bergamasco, che vorrebbe ottenere due cariche (preferibilmente un assessore e la presidenza del Consiglio) in nome della forza nazionale ed europea del partito; dall'altra c'è la corrente più ''ragionevole'', rappresentata dal deputato leghista calabrese Domenico Furgiuele, affiancato dall'eurodeputato Vincenzo Sofo, consapevole del fatto che in Calabria la Lega a guida Invernizzi non ha sfondato (passando dal 22,6 delle europee al 12,3 delle regionali), e dunque sarebbe più opportuno ''accontentarsi'' di una sola carica e mettersi subito al lavoro. Quel che è certo è che la decisione definitiva (in ballo c'è anche l'ipotesi, in realtà considerata poco credibile, che la Lega dia l'appoggio esterno) deve essere presa prima del 18 marzo, giorno della convocazione del primo Consiglio regionale (dopo il rinvio causa emergenza Covid-19).
Fonti interne alla Lega dicono che la governatrice Santelli, dopo aver tentato di mediare più volte, e convinta che la decisione giusta sia quella di offrire una sola carica a ogni partito, sia giunta alla conclusione che l'unico a poter sbrogliare la matassa è Matteo Salvini, ed è stata la stessa governatrice a comunicarlo al leader della Lega, l'unico con cui ormai è intenzionata a interloquire per arrivare a dama. Nei giorni scorsi, intanto, la corrente che anche Santelli considera più ''ragionevole'' della Lega, formata da tre consiglieri regionali calabresi, un deputato e un eurodeputato, ha sottoscritto un documento in cui chiede a Salvini di portare la barca in porto. Indirettamente, una sorta di dichiarazione di sfiducia anche per il segretario Invernizzi.