Politica
Coronavirus, nuovi divieti pronti. Quando scattano. Ecco che cosa sarà vietato
Coronavirus, esercito in campo per far rispettare le restrizioni. La decisione ufficiale nel weekend
Ci siamo. I numeri di oggi sono stati davvero drammatici. E hanno tolto di mezzo anche gli ultimi indugi. Il governo, di concerto con le Regioni (non solo Lombardia e Veneto, ma anche quelle del Mezzogiorno), sta lavorando a un'ulteriore stretta delle restrizioni per limitare il contagio da coronavirus. Il numero di vittime ha ormai superato quello registrato in Cina e i positivi da
Covid-19 hanno superato i 33mila con un incremento record nelle ultime 24 ore di 4.480 casi. Per non parlare della situazione degli ospedali, Bergamo e Brescia in testa (ma non solo), ormai al collasso.
Ed è così che l'ipotesi di una stretta maggiore sulle misure di contenimento del contagio diventa una realtà, anche visti i numerosi, troppi, casi di violazione delle norme con persone che, da Nord a Sud, irresponsabilmente fanno passeggiate come se nulla fosse, affollano i mezzi pubblici o giocano a calcio nei parchi aperti (solo per fare qualche esempio). Tra le nuove restrizioni - che dovrebbero entrare in vigore nel prossimo weekend in tutto il territorio nazionale - ci sarebbero la chiusura dei centri commerciali di domenica, con una limitazione degli orari negli altri giorni della settimana, la chiusura di altri negozi e attività che erano rimasti aperti dopo l'ultimo Dpcm, la riduzione del trasporto pubblico locale (metropolitane in testa), dopo lo stop a molti treni e il divieto di fare passeggiate all'aperto e di fare jogging.
Resterà consentito uscire di casa soltanto (e stavolte pare davvero) per motivi di salute importanti (farmacia), fare la spesa (solo una persona per famiglia) e per ragioni di lavoro laddove non sia possibile lo smart working (anche se l'invito forte alle aziende che non si occupano di beni di prima necessità è quello di utilizzare ferie e permessi). Accanto alle ulteriori restrizioni ci sarebbe anche una stretta nei controlli, finora piuttosto blandi. Quasi certo l'utilizzo dell'esercito.
Alla richiesta ufficiale del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, hanno fatto seguito le parole del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: "D’intesa con il Ministro dell‘Interno Lamorgese ho dato piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in 'Strade Sicure' per la gestione dell’emergenza coronavirus, sulla base delle esigenze territoriali individuate dai comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica. Come già ribadito, le Forze Armate sono pronte a fare la loro parte, come già stanno facendo sia sul fronte sanitario che nel controllo del territorio. Sulla base di questo dispositivo è già stato disposto, in coordinamento con il Centro Operativo Interforze della Difesa, l’impiego nelle regioni Campania e Sicilia".
Potrebbe infine esserci anche un rafforzamento delle sanzioni, civili e in qualche frangente penali (violazione della quarantena), nel caso in cui le norme non vengano rispettate.
Coronavirus: Val d'Aosta, stop all'attivita' sportiva all'aperto - Stop all' attivita' motoria e sportiva all'aperto in Valle d'Aosta. E' quanto prevede un'ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Renzo Testolin, nell'ambito delle misure per contrastare la diffusione del coronavirus. Il provvedimento, illustrato, nel corso di una conferenza stampa, oggi pomeriggio, prevede, quindi, il divieto di svolgere attivita' motoria e sportiva, sia a piedi che in bicicletta e "va nella direzione - ha detto il presidente della regione - di limitare le opportunita' di uscita dalle abitazioni". Un'altra ordinanza firmata oggi dal presidente della Valle d'Aosta dispone, invece, la chiusura immediata dei cantieri edili, ad eccezione delle attivita' improrogabili per la riattivazione dei servizi pubblici essenziali.