Politica
Covid, il Colle contro chi minimizza: Libertà? Non è diritto di ammalare altri
Mattarella manda messaggi a chi sta minimizzando il rischio e non si comporta con cautela
"Non entro nel dibattito politico, come è dovere di chi ricopre ruoli di garanzia", è la premessa del capo dello Stato di fronte ai giornalisti riuniti, nel giorno della tradizonale cerimonia del Ventaglio. Una precisazione per chi chi già intravedeva l’occasione di uno scoop. Ma Sergio Mattarella durante il suo intervento consegna molto materiale. Messaggi chiari e netti, destinati ai capitani della nave (capi-partito) e ai passeggeri a bordo (cittadini), soprattutto a chi in queste ultime settimane ha minimizzato i rischi. "Il pericolo del virus è ancora attuale – ha sottolineato il presidente della Repubblica -Talvolta viene evocato il tema della violazione delle regole di cautela sanitaria come espressione di libertà (…) occorre tener conto anche del dovere di equilibrio con il valore della vita, evitando di confondere la libertà con il diritto far ammalare altri".
"Imparare a convivere con il virus finché non vi sarà un vaccino risolutivo - ha sottolineato - non vuol dire comportarsi come se il virus fosse scomparso. Soltanto ricordando quel che è avvenuto - e senza dividerci in contrapposizioni pregiudiziali ma con una comune ricerca di prospettive - possiamo porre basi solide per la necessaria ripresa e per pervenire a una nuova normalità".
“Spesso affiora la tendenza a dimenticare e rimuovere esperienze dolorose, era prevedibile, forse non era immaginabile che affiorasse così presto, mentre nel nostro Paese, per la pandemia, continuano a morire i nostri concittadini. Anche una solo vittima indica che non si devono abbassare le difese. Sarebbe bene rileggere qui i prospetti quotidiani che davano notizia dell'epidemia - ha aggiunto - dei nuovi contagi, delle vittime. Li ho riletti nei giorni scorsi: non possiamo dimenticare quel che è avvenuto".
"Chiusi nelle nostre case abbiamo pensato spesso che il dopo avrebbe dovuto essere necessariamente diverso. E' una consapevolezza del bisogno di cambiamento che non riguarda solo la sfera personale ma che si registra nei rapporti tra Paesi diversi. Tutti esposti alla medesima fragilita'. La risposta si e' tradotta in esperienze di preziosa, reciproca solidarieta', e desidero ringraziare quei Paesi che hanno dimostrato amicizia all'Italia, cosi' come ha fatto l'Italia", ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella.
E sulla tanto discussa riapertura della scuola il presidente ha riferito di come sia "in gioco il futuro, un futuro che richiede determinazione". I nostri ragazzi "hanno patito un anno di disagio. Il sistema Italia non puo' permettersi di dissipare altre energie in questo campo. Lo sviluppo della nostra societa' subirebbe un danno incalcolabile. L'apertura regolare delle scuole e' un obiettivo primario". L'Italia deve raccogliere la sfida e deve essere fatto ogni sforzo", ha concluso.