Politica
Crisi in quarantena, il coronavirus guarisce il governo Conte
Tutto ruota attorno alla lettera C. Come come coronavirus, l'incubo che sta paralizzando l'Italia. C come Conte, il presidente del Consiglio. C come culo, inteso come fortuna. Il premier fino a due settimane fa era a dir poco traballante con Matteo Renzi pronto a togliergli l'appoggio, magari sfiduciando il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sulla prescrizione (tema completamente uscito di scena), e con quelle voci insistenti di un dialogo sottotraccia tra il leader di Italia Viva e Matteo Salvini. Il tutto con il gruppo dei neo-responsabili traballante e pieno di punti interrogativi. Già si ipotizzavano gli scenari post governo giallo-rosso: esecutivo istituzionale, del Presidente o elettorale.
E invece l'emergenza coronavirus, con la chiusura delle scuole, le restrizioni, le zone rosse, i provvedimenti per tentare di salvare l'economia e tutto il resto hanno azzerato le polemiche interne alla maggioranza e inevitabilmente rafforzato governo e premier (che nei sondaggi sta mostrando una buona tenuta in termini di fiducia). Non solo. Lo slittamento del referendum sul taglio dei parlamentari a data da destinarsi, di fatto, blinda la legislatura fino al 2023 (considerando anche il semestre bianco del presidente della Repubblica dall'estate 2021). Con l'Italia in preda al contagio crescente, che non si sa quando inizierà a calare, e con le durissime conseguenze economiche da gestire, difficilmente Renzi rilancerà l'affondo contro il presidente del Consiglio. E quindi ecco le tre C: come coronavirus, come Conte e come culo.