Politica
Csm, dalle porte girevoli alle funzioni divise: verso una giustizia garantista

Il senato dice sì a Cartabia. "Non è certo questa la riforma che risolverà i problemi dell'Italia, ma quantomeno è un punto di partenza": il commento
Una mediazione che ci può anche stare, considerato che è del tutto legittimo che qualcuno possa anche ritenere sbagliata la scelta fatta all’inizio della carriera. Nel passaggio successivo che potrà avvenire dopo i primi nove anni (ne è consentito solo uno), la legge impedisce tassativamente che il Pm vada a ricoprire la funzione di magistrato giudicante nel settore penale, consentendogli il passaggio solo alle sezioni civili e del lavoro. Un passo importante verso la realizzazione sostanziale del principio del giusto processo. La norma non è oggetto di delega, ma per entrare in vigore ha bisogno dei decreti attuativi da parte del governo.
Csm, il Senato dice sì al testo della Cartabia: l'equa valutazione dei magistrati
La legge attribuisce una delega al governo per determinare nuovi criteri di valutazione sulla professionalità dei magistrati. Viene istituito il “fascicolo per la valutazione del magistrato”, il quale servirà non solo per il giudizio sulla professionalità dei giudici, ma anche per l’assegnazione di incarichi direttivi o semidirettivi. Sarà poi il governo, con decreto legislativo, a stabilire nello specifico i nuovi criteri di valutazione.
Nulla è previsto nello specifico in merito al voto (anche) di avvocati e professori universitari all’interno dei mini-Csm (oggetto di quesito referendario): la questione sarà decisa dal governo in sede di esercizio della delega. La legge attribuisce al governo una delega anche in materia di accesso in magistratura e nuova regolamentazione dei “fuori ruolo”. Pannicelli caldi che non intervengono in modo decisivo sulla autoreferenzialità della magistratura.