Politica
Csm, dalle porte girevoli alle funzioni divise: verso una giustizia garantista

Il senato dice sì a Cartabia. "Non è certo questa la riforma che risolverà i problemi dell'Italia, ma quantomeno è un punto di partenza": il commento
Riforma della Giustizia, la separazione delle funzioni
Il referendum non è passato e dunque non vi sarà alcuna separazione delle carriere. La legge ha tuttavia stretto le maglie abrogando i quattro passaggi previsti dalla riforma Mastella. Con l’entrata in vigore della nuova legge, dopo l’emanazione dei decreti governativi di attuazione, vi sarà una sostanziale separazione delle funzioni: sarà consentito il passaggio dalle funzioni requirenti a quelle giudicanti, e viceversa, una sola volta e solo nell’arco dei primi nove anni dalla prima assegnazione.
Trascorso tale periodo, sarà consentito un ulteriore nuovo passaggio (uno solo), ma alle seguenti condizioni: il passaggio dalla funzione giudicante a quella requirente, purché l’interessato non abbia mai svolto funzioni giudicanti penali; dalle funzioni requirenti a quelle giudicanti, ma solo verso le sezioni civili o del lavoro.In buona sostanza la legge evita ciò che voleva evitare il referendum se si fosse raggiunto il quorum, e cioè che il Pm vada a fare il magistrato giudicante penale e viceversa, fatta eccezione per i primi nove anni di servizio (arco temporale in cui il cambio di funzione è consentito).