Csm, dalle porte girevoli alle funzioni divise: verso una giustizia garantista - Affaritaliani.it

Politica

Csm, dalle porte girevoli alle funzioni divise: verso una giustizia garantista

L’analisi di Paolo Becchi e Giuseppe Palma

Il senato dice sì a Cartabia. "Non è certo questa la riforma che risolverà i problemi dell'Italia, ma quantomeno è un punto di partenza": il commento

Riforma Cartabia, porta girevoli politica-magistratura

La norma più importante, che entra in vigore subito dopo la pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale, è quella che impedisce al magistrato che si sia candidato alle elezioni, e non sia risultato eletto, di rientrare in ruolo.

Per tre anni dovrà restare fuori ruolo, collocato ad un ufficio che non rientri nella circoscrizione o nella regione in cui si è candidato. Per il magistrato che invece sia risultato eletto, ma successivamente non più candidato o non più rieletto, la legge prevede che sia collocato fuori ruolo, oppure in ruolo ma senza poter ricoprire incarichi giurisdizionali diretti, né giudicanti né requirenti.

Lo stesso dicasi, con qualche eccezione, nei casi in cui il magistrato abbia ricoperto incarichi di governo o incarichi amministrativi apicali. Per ciò che concerne invece la eleggibilità, la legge prevede che il magistrato che voglia candidarsi alle elezioni sia collocato in aspettativa, e, se eletto, sia messo fuori ruolo e senza assegno.