Politica
Cutro, le vittime sono 76. In migliaia sfilano contro il governo
Presenti anche Luigi de Magistris, Cecilia Strada di Emergency, l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, il parlamentare di Verdi Sinistra Italiana Nicola Fratoianni
Per Amnesty International "le persone si mettono in viaggio perché in viaggio hanno comunque qualche speranza di salvarsi, rispetto al 100 per 100 di possibilità di morire rimanendo a casa. È inutile avvertirli, non serve a nulla”. Oggi oltre 1.300 migranti - 1.366 secondo un conteggio ufficiale - sono stati tratti in salvo dalla Guardia costiera. Ancora in corso le operazioni coordinate dal Centro nazionale del soccorso marittimo della Guardia costiera a favore delle due imbarcazioni intercettate ieri a oltre 100 miglia al traverso delle coste di Roccella Ionica, in acque Sar italiane. Il salvataggio, reso complesso a causa dei barconi sovraccarichi di migranti e delle condizioni meteo marine sfavorevoli, si sta concludendo in queste ore.
Anche il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, ha partecipato alla manifestazione del pomeriggio nella spiaggia di Steccato di Cutro: "Oggi sulla spiaggia di Cutro per restituire dignità a questo Paese e alle sue Istituzioni, dignità persa con la sceneggiata del consiglio dei ministri di qualche giorno fa, dignità persa nel rapporto fra Stato e familiari delle vittime del naufragi, dignità che viene persa quando non si salvano le persone in mare".
Tania Scacchetti, segretaria confederale della Cgil sottolinea: “Un corteo silenzioso, partecipatissimo, quello di oggi sulla spiaggia di Cutro. Una manifestazione in cui i sindacati, insieme a centinaia di associazioni, hanno ricordato le vittime del naufragio e hanno espresso vicinanza ai familiari e alla popolazione locale che, subito dopo la tragedia, ha risposto con grande solidarietà. Un’iniziativa nazionale non solo per esprimere vicinanza, ma anche - rimarca Scacchetti - per chiedere un radicale cambiamento delle politiche migratorie italiane ed europee, e quindi per rafforzare l’accoglienza, aprire i corridoi umanitari: le persone in mare vanno sempre soccorse, senza se e senza ma. Pensare che si possano fermare i migranti, che fuggono da guerre e persecuzioni, nei Paesi di partenza è una grande falsità. Inoltre l’enorme spirito di solidarietà espresso quest’oggi si contrappone ad un Governo che non ha voluto incontrare i parenti delle vittime, né tanto meno avvicinarsi al luogo della tragedia. Il nostro Paese e l’Europa - conclude Scacchetti - devono definire nuove politiche migratorie che mettano al centro umanità e accoglienza”.