Politica

Di Battista sbarca a teatro e incanta tutti col "pippone" sul caso Assange

Di Giuseppe Vatinno

L'ex pentastellato fa sold out con lo spettacolo su Wikileaks, e un monologo che ripercorre il "gomblotto" di cui è stato vittima il fondatore

Di Battista sbarca a teatro con "Assange, colpirne uno per educarne cento" e fa sold out

Alessandro Di Battista ci fa il pippone -per di più teatrale- su Julian Assange. L’ex pentastellato non si rassegna ad una tranquilla pensione anticipata in una latteria di Roma Nord e porta in teatro un monologo millenarista dal titolo che ricorda gli slogan delle Brigate Rosse: “Assange, colpirne uno per educarne cento”. E già questa è una cosa di pessimo gusto, soprattutto per chi è stato in Parlamento come lui, un Parlamento che le Brigate Rosse le ha combattute e vinte con molti caduti e vittime.

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Purtroppo, scrive ADB su Facebook: "Milleduecento persone hanno assistito il 1 e il 5 giugno al monologo che ho scritto e che ho messo in scena grazie a una squadra fantastica. Milleduecento persone non sono poche, segno che il tema (contrariamente a quel che sostengono i giornalisti 'mainstream' che celano la loro pavidità dietro alla scusa degli 'ascolti') interessa eccome". Si vede che i romani non si sono ancora resi conto della strumentalità che c’è dietro questa ennesima fissazione dell’ex deputato.

Ma di cosa parla il pippone millenaristico che naturalmente, come al solito, tira in ballo noi cattivoni giornalisti? Lo stesso Diba ce lo spiega: “È un monologo che ripercorre la storia di Wikileaks ricordando tutto quel che l'organizzazione giornalistica creata da Assange e da altri attivisti ha pubblicato. Scoop sensazionali, notizie sconvolgenti, informazioni di indubbia utilità pubblica. Molte cose le abbiamo dimenticate. È stato il gioco del 'sistema', del resto. Distruggere Assange con accuse false, con complotti mediatici, con distrazioni di massa per farci scordare quel che ci ha permesso di conoscere. "Nel monologo parlo di Iraq, Afghanistan, Libia, del complesso militare-industriale Usa, della sorveglianza di massa da parte della Nsa, dei memorandum di propaganda mediatica realizzati dalla Cia, dell'industria delle armi e della finanza che la controlla".