Politica

Di Maio nel Golfo Persico fa discutere, chi al suo posto? Intervenga Meloni

Di Giuseppe Vatinno

La nomina dell'ex Ministro degli Esteri a rappresentante speciale nel Golfo Persico continua a sollevare critiche, ma l'ultima parola spetta a Meloni

Inviato Golfo Persico, Cingolani smentisce i rumors: "Io al posto di Di Maio? Una fake news" 

La vicenda della nomina da parte della Ue di Luigi Di Maio a Rappresentante speciale nel Golfo Persico si complica. Dopo la levata di scudi nazionale sono seguiti infatti anche i dubbi di Bruxelles relativi al CV dell’ex capo politico dei Cinque Stelle. Le Figarò, un po’ sadicamente, qualche giorno fa ha fatto notare in un editoriale che l’inglese di Di Maio è da principianti e che per quel ruolo ci vuole un inglese avanzato e fluente che lui non possiede. Della serie: se lo nominate fate l’ennesima figuraccia all’ “italiana”.

A questo punto a Tajani, suo successore al ministero degli Esteri, non è rimasto che scendere in trincea e chiarire che Di Maio è la proposta del governo precedente, cioè quello di Draghi, e non dell’attuale. Fatto peraltro noto. Il coordinatore di Forza Italia ha chiarito che non sussiste “nulla di personale”, ma i fatti restano.

C’è da sperare che Giorgia Meloni, a cui spetta la decisione finale, almeno per quello che riguarda l’Italia, non ceda a suggestioni da Realpolitik e pensi che si tratterebbe pur sempre di un uomo italiano messo in un luogo strategico per l’Energia e che il suo posto andrebbe a qualcun altro. Ma non è detto che questo “altro” debba essere per forza straniero e il governo potrebbe presentare un’altra candidatura italiana autorevole, ad esempio quella dell’ex ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani (anche se si dice non interessato a ricoprire la carica di inviato nel Golfo Persico) e riaprire la shortlist, già presentata. Siamo certi che l’UE, che di norme e codicilli è esperta, troverebbe sicuramente il modo di rimediare alla frittata.

Anche perché pure Dubai ha protestato dichiarando: “Ha creato tensioni diplomatiche, scelta ridicola”. Cingolani possiede un inglese perfetto, una laurea in Fisica, un profondo background proprio sulle tematiche energetiche e, soprattutto, è una persona che godrebbe del rispetto della comunità internazionale. Oltretutto, come noto, i rapporti tra lui e la Meloni sono stati costanti proprio nel passaggio di consegne e si sa che il Primo ministro ha un’alta considerazione di lui.