Politica

"Di Maio e Pd hanno paura di Conte. Così nasce il teatrino del rimpasto"

Di Alberto Maggi

Governo tra crisi e rimpasto, intervista di Affaritaliani.it a Massimo Cacciari

Crisi pilotata e Conte ter ha rivelato oggi una fonte pd ad Affaritaliani.it. Finirà davvero così?
"Sì, si arriverà a questo. E' stato solo un movimento politico per ricollocarsi e riposizionarsi con l'obiettivo di avere più potere. Anche perché nessuno ha alternative da proporre".

Insomma, il classico rimpasto che tutti hanno negato per settimane...
"I soliti teatrini. Renzi, ma anche gli altri, volevano controllare più da vicino Conte, che si è mosso con eccessiva libertà. Ecco perché hanno iniziato a pressarlo".

Non solo Renzi, però...
"Assolutamente no. Lui alza di più la voce, ma ad esempio Di Maio è preoccupatissimo dall'avanzata nel M5S di Conte. E anche il Pd e Zingaretti non possono certo permettersi un Conte tutto pentastellato che porterebbe via molti voti alla sinistra tradizionale. Ecco perché tutti questi teatrini ridicoli mentre il Paese va a puttane".

IPA IPA15758542 pr                                        Massimo Cacciari
 

Chi vince e chi perde con il rimpasto?
"Da questo teatrino perdono la politica e l'Italia, chi vince lo vedremo solo alla fine dei giochi. Alla fine ci sarà un posto importante al governo per Renzi e il ministero dell'Interno al Pd, con Conte che resterà al suo posto. Naturalmente poi di altre cose nessuno parla, ovvero delle poltrone di sottogoverno, partecipate e società varie. E se tutte queste cose non verranno fatte in modo pulito i magistrati se ne interesseranno a posteriori. Come diceva San Paolo, la legge non elimina il peccato, si può punire a posteriori quando è stato commesso. Come dimostra Tangentopoli che non ha eliminato il peccato".

In vista delle elezioni amministrative, il Pd voterà Virginia Raggi a Roma?
"Se vogliono suicidarsi... Abbiamo ormai capito che non ci sono limiti al trasformismo italico, come il governo da M5S-Lega a M5S-Pd, nessun limite alla Provvidenz isommaa. Ma vedere il Pd che vota la Raggi è qualcosa di oltracomico".

Si sta andando verso un nuovo Centrosinistra formato da Pd e M5S?
"Quando si voterà ci sarà una convergenza simile a quella del Centrodestra dove chi prende più consensi esprime il premier, ma solo quando ci saranno le elezioni politiche. Prima di allora non nascerà nessun cantiere politico, per un'intesa reale servono spessore politico e strategico. Alle elezioni marceranno divisi per colpire uniti".

Conte al Quirinale?
"Mi pare un tantino esagerato, anche se come ho detto non ci sono limiti alla Provvidenza. Al momento le ipotesi più probabili sono Draghi o il Mattarella bis, nel caso in cui non ci sia una larga convergenza sul nome dell'ex presidente della Bce".