Politica
Discoteche, "Ingiustificabili altri ritardi". Giorgetti sbotta con Locatelli
Il ministro ha scritto una lettera al coordinatore del Cts. "Non si può trascurare il vantaggio che altri Paesi hanno guadagnato rispetto al turismo giovanile"
Discoteche, "Ingiustificabili altri ritardi". Giorgetti sbotta con Locatelli
Il Coronavirus in Italia continua a far paura nonostante tutti gli indicatori siano in netto calo. Quello che preoccupa di più il governo e gli scienziati è la variante delta, il ceppo indiano del Covid che ha messo ancora una volta in ginocchio la Gran Bretagna, costretta a rimandare le riaperture. Ormai tutti i settori nel nostro Paese, grazie anche alla massiccia campagna vaccinale in corso, con metà della popolazione totale che ha ricevuto almeno una dose, sono ripartiti. Ma ce n'è uno che invece è ancora fermo: discoteche e sale da ballo. L’obiettivo degli «aperturisti» - si legge sul Corriere della Sera - rimane il 1° luglio come data per il via libera, ma lo scontro all’interno del governo potrebbe accendersi già nelle prossime ore.
È l’8 giugno quando Giorgetti scrive al presidente del Cts Franco Locatelli per "avviare ogni adempimento necessario a garantire la ripresa dell’attività di discoteche e sale da ballo". Evidenzia - prosegue il Corriere - che "si tratta di un comparto di assoluto rilievo per il numero estremamente elevato di operatori che ha subito danni particolarmente consistenti" e poi sottolinea: "Questo settore risulta essere l’unico costretto ancora a non poter riprendere l’operatività. Ciò appare tanto più grave per l’imminente avvio della stagione estiva". Chiarisce che "ulteriori ritardi non risulterebbero giustificati" anche perché "non si può trascurare il vantaggio che altri Paesi che abbiano già disposto la ripresa delle attività delle imprese del settore possono acquisire soprattutto con riferimento al turismo giovanile".