Politica
Dl Rilancio: ok a fiducia in Senato, 159 sì. É legge
Via libero del Senato al decreto Rilancio con 159 voti favorevoli
Via libero definitivo del Senato al decreto Rilancio, già approvato con modificazioni dalla Camera. I voti favorevoli alla fiducia posta dal governo sono stati 159, quelli contrari 121. Nessuno astenuto.
Dl rilancio: Conzatti (Iv), sì consapevoli dei limiti
“Alla chiamata del Decreto rilancio si risponde sì, con la consapevolezza dei suoi limiti e con il realismo di chi ogni giorno affronta le nuove difficoltà di un Paese che già prima del Covid era a tratti inefficiente, burocratico e perso in battaglie ideologico lessicali irrilevanti”. Così la senatrice Donatella Conzatti di Italia Viva durante le dichiarazioni di voto al Decreto Rilancio in Senato.
“Qualcuno dice che il Decreto è intriso di interventi a pioggia, ed è pur vero che nel decreto non si veda ancora una strategia chiara, ma è altrettanto vero che una terra economica arsa dal lockdown abbia bisogno anche di interventi di questo genere. Le previsioni nazionali di un Pil negativo oltre il 9% e una disoccupazione 2020 al 12% dimostrano che il Paese in questa fase ha ancora bisogno di aiuti per dare frutti - aggiunge Conzatti - Italia Viva vota a favore di questo decreto per guardare oltre, perché subito dopo chiederà all’Europa, alla maggioranza e alle opposizioni di votare a favore di altre scelte irrinunciabili. Questo è un sì a favore del Pnr, di quelle riforme strutturali decantate da molti e fatte davvero da pochi.
Riforme che restano contemporaneamente una sfida mai vinta dall'Italia e condizione senza la quale i fondi del Next Generation Ee e quindi dell'Rrf non ci saranno. E non ci saranno non perché l’Europa è cattiva ma perché il nome di questi fondi è "Fondo per le prossime generazioni", non si chiama Fondo da spendere e spandere in rivoli quotidiani senza futuro! Chiederemo anche voti a favore degli altri strumenti europei: le risorse Bei per le imprese, Sure per il lavoro e Mes per la sanità, prestiti estremamente vantaggiosi, privi di condizionalità macroeconomiche, risorse indispensabili per far ripartire il Paese", conclude.