A- A+
Politica
"Draghi premier per il dopo coronavirus. Larghe intese come negli Anni '70"

Come sta gestendo il governo Conte l'emergenza coronavirus in Italia?
"Il governo non gestisce niente, segue inevitabilmente le indicazioni di tecnici, sanitari e scienziati anche perché se l'epidemia dovesse esplodere ulteriormente non ci sarebbero più strutture a disposizione. Il governo non sta facendo nulla di politico, sta solo adottando le indicazioni che arrivano dagli esperti".

Che cosa dovrebbe fare quindi il governo?
"Prima o poi questa crisi finirà, come tutte le pesti, e una risposta politica sarebbe quella di capire oggi come ne usciremo e come affrontaremo quella sorta di dopoguerra complicatissimo che ci aspetta. Qui sparano solo numeri a cavolo: 6, 20, 70 miliardi...senza dire come, a chi e da dove prendere i soldi. Oggi comunque l'importante è l'emergenza sanitaria".

Il governo ha parlato di misure pari a 25 miliardi di euro...
"Numeri, solo numeri. Le uniche cose certe qui sono il disastro totale di settori come il turismo e di tutta la filiera industriale. Per gli imprenditori è una sciagura quello che sta succedendo, senza pensare all'esercito di precari, di persone con contratti a tempo determinato che, in molti casi, sono licenziandi o licenziati. Andiamo incontro a un disastro sociale. Quelli che annunciano oggi sono numeri privi di fondamento se non ci sono dati concreti e priorità sugli interventi, visto che non ci saranno le risorse per soccorrere tutti. Questo è l'aspetto politico che andrebbe valutato oggi".

E l'Europa in tutto questo?
"Al solito, ognuno fa quello che vuole. Assurdità incredibile: da noi tutto chiuso e a pochi chilometri, a Monaco di Baviera, 70mila persone allo stadio. Per non parlare di Valencia dove giocano a porte chiuse ma fuori ci sono 50mila persone tutte insieme davanti ai megaschermi. L'epidemia è globale, non lo sanno? Tutto viene fatto a vanvera, a caso e senza una strategia. Come è stato sull'immigrazione. Ma ormai è perfino inutile parlare di Europa".

Servirebbe un governo di unità nazionale per affrontare l'emergenza e fare le scelte politiche necessarie?
"Dopo la crisi, se vogliamo davvero risollevarci da questo dopoguerra con rapidità, qualche tipo di accordo tra le forze politiche che oggi sono al governo e all'opposizione andrà trovato necessariamente, come accadde negli Anni '70. La situazione è per certi versi molto diversa ma per altri aspetti simile ad allora, una sitazione di pre-catastrofe per la repubblica. Direttamente o indirettamente un'intesa dovrà esserci tra tutti i partiti, anche e soprattutto sulle priorità della prossima legge di bilancio in particolare per decidere chi aiutare. Un governo di unità nazionale potrebbe essere quindi necessario".

Mario Draghi premier?
"Perché no? Anche se sarà difficile mandare Conte a fare il professorino...però potrebbe essere la soluzione giusta".

Commenti
    Tags:
    governo coronavirusgoverno larghe intese draghi





    in evidenza
    Matteo Berrettini is back, che balzo in classifica Atp: oltre 30 posizioni

    Così è rinato il tennista azzurro

    Matteo Berrettini is back, che balzo in classifica Atp: oltre 30 posizioni

    
    in vetrina
    Un racconto sulle assurdità del nazismo: la recensione di Ferrovie del Messico

    Un racconto sulle assurdità del nazismo: la recensione di Ferrovie del Messico


    motori
    Luca de Meo CEO Renault: "serve flessibilità per la transizione ai veicoli elettrici"

    Luca de Meo CEO Renault: "serve flessibilità per la transizione ai veicoli elettrici"

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.