Politica

"Draghi uomo dell'affare Britannia. Ha spolpato l'economia italiana"

Di Alberto Maggi

L'ex europarlamentare della Lega Mario Borghezio commenta con Affaritaliani.it la svolta pro-Ue di Matteo Salvini

"Non giudico Salvini sotto questo aspetto, ma mi fido del mai abbastanza compianto Presidente Francesco Cossiga, secondo il quale Mario Draghi - e purtroppo gli italiani hanno poca memoria e dimenticano in fretta - è stato uno dei protagonisti di quella stagione delle privatizzazioni nota come l'affare Britannia". Mario Borghezio, leghista della prima ora e per tantissimi anni europarlamentare del Carroccio, intervistato da Affaritaliani.it, commenta così la svolta europeista e pro-Draghi della Lega e di Salvini. "Possono dirmi quello che vogliono, ma per me, come per Cossiga, il professor Draghi è stato l'uomo di quelle privatizzazioni che spolparono la nostra economia svendendo i gioielli italiani".

Se Borghezio fosse stato ancora eurodeputato della Lega, avrebbe votato a favore del Recovery Fund? "Io al Parlamento europeo ho sempre votato in modo tale da non potermi poi vergognare per la mia scelta", risponde. Quindi oggi si sarebbe vergognato se avesse votato sì al Recovery... "Questo lo deduce lei, posso assicurare che in più di 17 anni al Parlamento europeo non ho mai votato qualcosa di cui successivamente potessi vergognarmi".

Alla domande se voterebbe ancora Lega nel caso in cui domani ci fossero le elezioni politiche, Borghezio risponde: "Sfortunatamente non si può votare. L'unica cosa che rimprovero alla Lega è di non aver fatto abbastanza per consentire agli italiani di decidere e quindi di votare. Sarei andato volentieri ai seggi, anche con 40 di febbre, per mandare a casa il vecchio sistema e la maggioranza parlamentare che ci ha governato fino a pochi giorni fa. Avrei votato volentieri Lega, che fino all'ultimo voto che ho dato è stato il partito che ha difeso gli interessi nazionali".

Che cosa pensa di Italexit di Gianluigi Paragone? "Non conosco questo progetto politico in maniera approfondita, anche se Paragone mi è particolarmente simpatico. Ritengo che ci sia spazio, molto spazio, una prateria, per le idee sovraniste, comunque europee ma non certo dell'ideologia di questa Unione europea. C'è moltissimo spazio per chi intende rispondere alla voglia di ripristino della sovranità nazionale, un sentimento fortemente maggioritario nel popolo italiano. Ma servono politici coraggiosi, con la schiena dritta e non ricattabili", spiega Borghezio.

Dietro la svolta filo-Ue della Lega vede Giancarlo Giorgetti? "Se c'è la mano di Giorgetti è una mano buona, perché è un ottimo leghista. Spero che non ci siano altre mani". Quelle di Berlusconi? "Non mi pare proprio".

Fino a qualche anno fa Salvini dichiarava che l'euro è una moneta criminale, lei la pensa ancora così? "Io non ho mai fatto dichiarazioni così impegnative. Però sono ancora più oltranzista, essendo stato un grande sostenitore delle teorie sulla sovranità monetaria del professor Giacinto Auriti. Tutto si può dire ma non che l'euro appartenga ai popoli europei", conclude Borghezio.