Politica
Droni armati, l'Italia dice sì agli Usa. Da Sigonella appoggio contro Kabul
L’Italia armerà i suoi droni militari. E offrirà il supporto della sua base di Sigonella per lanciare degli attacchi contro presunti terroristi
L’Italia armerà i suoi droni militari. E offrirà il supporto della sua base di Sigonella per lanciare degli attacchi contro presunti terroristi. Possibile che nel mirino ci finiscano obiettivi in Afghanistan dopo la presa di potere dei talebani, scrive il Fatto Quotidiano. Ma c'è chi non ci sta e chiede che la cosa venga discussa in parlamento.
RETE PACE E DISARMO, 'GRAVE IPOTESI DRONI ARMATI, APRIRE DIBATTITO IN PARLAMENTO'
"I pericoli derivanti da uso di doni armati sono chiari: si abbassa la soglia dell'uso della forza militare, si trasferisce rischio e impatto della guerra dai soldati ai civili, si espande il ricorso a 'uccisioni mirate' fuori da ogni giurisdizione e si alimenta il falso mito della 'precisione' quando invece i dati dimostrano l'alto numero di civili innocenti che vengono uccisi". Lo sottolinea la Rete italiana pace e disarmo, in una nota, definendo "grave e sbagliata" l'ipotesi dei armamento dei droni italiani e chiedendo al governo "chiarimenti" e l'apertura di un dibattito in parlamento. "Negli ultimi giorni i mezzi di informazione e l'opinione pubblica stanno tornando a prestare attenzione al tema dei droni armati, in seguito al diffondersi di dettagli relativi all'ipotesi che anche il ministero della Difesa italiano se ne voglia dotare - prosegue - Tale possibilità viene infatti prefigurata da alcuni elementi della scheda 'MQ-9 Payload' (nella sezione dedicata ai nuovi programmi di acquisizione) presente nel Documento programmatico pluriennale per il triennio 2021-2023 recentemente diffuso dal dicastero di via XX Settembre". "Nel descrivere gli interventi sul drone Reaper ('mietitore') già in dotazione all'Aeronautica Militare non viene mai esplicitato il termine 'armamento' ma si parla genericamente di adeguamento del payload (cioè 'carico utile', concetto usato anche per le armi) - continua - 'in linea con l'output capacitivo ed operativo richiesto' a garanzia di 'incrementali livelli sicurezza e protezione' e 'capacità di difesa esprimibile dall'aria'".